Il ministro degli Esteri del Lussemburgo, Jean Asselborn, durante la conferenza a Vienna sulle migrazioni, si scaglia più volte contro Matteo Salvini. Dissente dalla linea...
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Parola, quelle del ministro italiano, che mandano su tutte le furie il lussemburghese, che impugna il microfono facendo il verso a Salvini: «bla, bla, bla...». «Rispondo pacatamente al suo punto di vista che non è il mio. Io non l'ho interrotta, mi lasci finire», dice Salvini. Ma Asselborn perde la pazienza, assume l'atteggiamento di crede di poter dare lezioni all'Italia e sbotta: «In Lussemburgo, caro signore, avevamo migliaia di italiani che sono venuti a lavorare da noi, dei migranti, affinché voi in Italia poteste avere i soldi per i vostri figli». E poi conclude con una espressione colorita: «Merde, alors».
Salvini subito dopo si limita a dire di Asselborn: «E' stato volgare». E poi: «Il Lussemburgo è un paradiso fiscale e pretende di dare lezioni all'Italia». Ancora, alla festa della Lega a Paullo, vicino a Milano: «Ma uno più normale per fare il ministro in Lussemburgo non lo hanno? Si è messo pure a gridare: merda!». «Se il collega lussemburghese vuole tutti i migranti nel suo Paese - incalza il ministro del Viminale - possiamo mandargliene a migliaia. Quando sento dire che gli immigrati che arrivano adesso in Italia, e poi vanno in giro a sporcare e far casino sono come i nostri nonni che sono emigrati nel mondo negli anni passati, mi arrabbio. Quando sento dire che c'è bisogno di immigrati perché i nostri ragazzi non fanno dei figli mi arrabbio».
Dal Lussemburgo all'Ungheria, ancora il capo del Carroccio ma stavolta nella conferenza stampa a Vienna con il vice-cancelliere austriaco, Strache: «Sono convinto che tra qualche mese ci troveremo a governare l'Europa in compagnia di Viktor Orban». Il quale, parlando alla radio pubblica ungherese Mr nella prima sua uscita dopo il voto sulle sanzioni a Strasburgo, a stretto giro conferma: «I giorni del Parlamento e della Commissione europea sono ormai contati. Spero che nel Parlamento eletto in futuro non ci sia una maggioranza pro-migranti». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino