La Commissione europea ha «assolto» la diffusione di bustine di zucchero in alcuni bar della Grecia con un'immagine de «Il padrino» e una...
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La Commissione, rende noto Adinolfi, ha sostenuto che secondo l'articolo 5, paragrafo 3, della direttiva 2005/29/CE la pratica pubblicitaria comune e legittima consistente in dichiarazioni esagerate o in dichiarazioni che non sono destinate ad essere prese alla lettera non è considerata una pratica commerciale sleale.
«Sono rimasta onestamente amareggiata dalla risposta ricevuta dall'Unione Europea su un'interrogazione relativa alla diffusione dei soliti stereotipi sulla città di Napoli. La risposta - commenta Adinolfi - pare del tutto in contrapposizione con i valori di dignità e di rispetto delle culture, espressi nella Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea che ci dovrebbero accomunare. Evidentemente, per i burocrati europei che hanno ottenuto il potere politico, anche grazie a Pd e Forza Italia, è consentito offendere la dignità di Napoli e dei napoletani. Una decisione a dir poco vergognosa, cui sono certa i napoletani terranno a mente nelle prossime elezioni Europee». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino