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Salvare Port'Alba? Noi ci crediamo
Un consorzio di imprenditori in campo per salvare Port’Alba. Diciassette librai, editori e artigiani che hanno deciso di fare squadra, con l’Associazione Culturale Port’Alba, per tutelare un tesoro della città e della nostra memoria, a cominciare dal restauro dello storico Arco che cade a pezzi. Un interlocutore unico per il Comune, un’iniziativa concreta dopo anni di omissioni, scempi e occhi chiusi.
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Napoli non dimentica don Pedro
Napoli non ha dimenticato il suo monumentale don Pedro de Toledo e non ha dimenticato nemmeno l’origine dei Quartieri, che furono chiamati Spagnoli proprio perché il fumantino vicerè decise di confinarvi le sue guarnigioni militari.
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Più rispetto per il sottosuolo
Chi non ringrazia, anzi chiede e pretende rispetto, è il sottosuolo della città, invaso da centinaia di migliaia di metri cubi di rifiuti lanciati dai napoletani, nel corso di decenni, in fondo alle cavità attraverso i pozzi. L’allarme, ripreso da Paolo Barbuto sul Mattino, è stato lanciato dalla società Ingeo che si è aggiudicata il bando per le verifiche nella “città di sotto”. Che continua a custodire segreti ma anche a ingoiare nefandezze. Nelle viscere della metropoli tutto si confonde: mito, storia, leggende, archeologia e monnezza.
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Di sciabola e di fioretto
Il colpevole, dunque, è il sindaco Manfredi. Che anziché combattere preferisce «chiedere la carità». Era inevitabile che nel mirino del Governator Furioso finisse, alla fine, anche il sindaco del dialogo. È a lui che De Luca, senza nominarlo, si rivolge quando afferma che «c’è chi, nelle istituzioni, preferisce la logica da maggiordomo per avere risorse piuttosto che difendere i diritti come si fa da uomini e non da servi». Parole piuttosto sprezzanti - ma si sa, è da tempo che De Luca ha deciso di indossare i guantoni da boxe - che però fanno a pugni con i risultati portati a casa dal sindaco su vari fronti (Patto per Napoli, periferie, Bagnoli) rimasti immobili per anni. La linea del dialogo, evidentemente, comincia a pagare. Siamo proprio sicuri che quella degli insulti a raffica non ci mandi a sbattere?
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