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C’è un indagato per l’aggressione consumata nei riguardi del cantautore Luigi De Angelis, avvenuta il 6 settembre scorso all’interno del castello del Parco di Nocera Inferiore, al termine dell’evento “Crocevia”. L’artista, di Sant’Egidio del Monte Albino, come altri aveva partecipato gratuitamente alla serata. L’organo inquirente ha individuato un uomo, accusato di lesioni aggravate. Stando alla denuncia, curata dal legale della vittima, Antonio Langella, la discussione sarebbe nata da un jack di un pianoforte non ritrovato dal musicista. Nel chiedere spiegazioni - stando alla denuncia - e non avendo avuto risposte, l’uomo sarebbe stato colpito in pieno volto, rimediando otto punti di sutura e 30 giorni di prognosi.
La vicenda è stata portata alla luce dopo circa due settimane dall’accaduto dal gruppo cittadino “Casa del Popolo”, che ha deciso di «stigmatizzare il silenzio omertoso da parte di chi ha organizzato l’evento e delle istituzioni coinvolte».
In una ulteriore nota diffusa sempre ieri, “Casa del Popolo” ha precisato di aver «atteso che qualcuno esprimesse solidarietà a Luigi, ma questo non è avvenuto ed eravamo indignati». Per poi aggiungere di aver informato «personalmente e telefonicamente» esponenti dell’amministrazione riguardo l’aggressione, pochi giorni dopo i fatti, oltre a fornire indicazioni su chi avrebbe aggredito l’artista. Ma oltre alla polemica c’è ora l’inchiesta della Procura, in fase di evoluzione, con un primo indagato.
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Il Mattino