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Frana a via Trara Genoino, in località Tolomei: un fiume di fango, terriccio e massi ha invaso la strada. Per fortuna non ci sono stati feriti o danni a mezzi. Le autorità comunali hanno disposto la chiusura immediata dell’arteria che conduce a San Cesareo per consentire l’effettuazione dei controlli e la messa in sicurezza. Ancora una frana, questa volta con l’aggravio della pioggia, nella valle metelliana. Era accaduto pochi giorni fa, all’Immacolata, alla frazione Rotolo, dove a franare era stata la strada.
Lo smottamento si è registrato in località Tolomei dove, poco dopo le 14, un fiume di fango, terriccio e massi si è distaccato scendendo a valle. Per fortuna la frana non ha coinvolto persone o mezzi. Sul posto sono intervenuti gli uomini della Protezione Civile, gli agenti della polizia municipale con il comandante Cicalese e l’assessore alla sicurezza Germano Baldi.
Allagamenti si sono registrati in diverse zone come Rotolo, San Pietro, Sant’Arcangelo e Sant’Anna. Disagi per i residenti che puntano il dito contro la grande fragilità che dimostra il territorio. La chiusura della strada di Rotolo, come di Trara Genoino, crea non pochi problemi ai residenti che per raggiungere il centro sono costretti a fare percorsi alternativi, il più delle volte più lunghi e meno agevoli. Sono proprio gli abitanti di Rotolo, Dupino, Santi Quaranta a lamentarsi dopo chiusura della strada. Oggi, infatti, per arrivare nel centro cittadino devono seguire un nuovo itinerario ed, in particolare, devono percorrere la strada che conduce a San Pietro. «È una strada particolarmente pericolosa - lamentano i cittadini - completamente al buio. Di sera è un rischio percorrerla. Occorre la pubblica illuminazione. Se siamo obbligati a passare per questa strada è giusto che ci vengano garantiti i livelli minimi di sicurezza». Oltre a Rotolo e a Tolomei, domenica scorsa si è registrato un terzo smottamento in località Cafari che, per fortuna, non ha portato conseguenze e per il quale non sono stati necessari lavori ed ordinanze di chiusura.
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