L'Asl di Salerno: «In classe tranquilli immunizzato il 100% dei professori»

L'Asl di Salerno: «In classe tranquilli immunizzato il 100% dei professori»
«Potremmo non aver la necessità di entrare nella discussione sulla didattica in presenza, perché abbiamo il cento per cento di personale scolastico...

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«Potremmo non aver la necessità di entrare nella discussione sulla didattica in presenza, perché abbiamo il cento per cento di personale scolastico vaccinato». A confermarlo è il direttore sanitario dell'Asl Ferdinando Primiano, nel corso della presentazione del rapporto «Salute e benessere ai tempi del coronavirus» all'Ordine dei medici di Salerno. Su 24mila 334 iscritti in piattaforma, al momento, ne risultano immunizzati 24mila 333. Si va avanti, contestualmente, anche con la campagna vaccinale, che al momento vede oltre il 60 per cento di salernitani immunizzati. Una barriera importante, in un momento in cui si rileva una intensa promiscuità per l'arrivo di tanti turisti. Per questo motivo, l'azienda sanitaria non abbassa la guardia e mantiene attivi i posti letto riservati al covid hospital di Scafati e ad Agropoli. Da registrare 20 positivi nel Vallo di Diano per una celebrazione musulmana. Al momento, nonostante i contagi facciano registrare una impennata, con altri 49 casi comunicati ieri dal ministero della Salute, dopo i 65 dell'altro giorno, i ricoveri risultano pressoché azzerati, con il presidio di Scafati che si sta riorganizzando, con lo smistamento del personale su altre attività, e quello di Agropoli. I due nosocomi resteranno strutturati, in attesa di capire l'andamento della pandemia, soprattutto in relazione alla forte presenza di turisti. C'è da capire, dunque, come si reggerà in estate e se si dovranno fare i conti con una nuova ondata di positivi a settembre.


Al momento, però, c'è una moderata soddisfazione per l'andamento della campagna vaccinale, che garantisce una importante barriera all'avanzata delle varianti e offre la possibilità di guardare all'apertura del prossimo anno scolastico con ottimismo. Su 24mila 334 operatori della scuola iscritti in piattaforma, ne risultano immunizzati 24mila 333. Un buon punto di partenza a cui dovrà far seguito, ora, una accelerata nelle vaccinazioni agli studenti. Stando agli ultimi dati, sono intorno ai 30mila i vaccinati che appartengono alla fascia d'età 12-18 anni, pari a circa il 25 per cento dei residenti. «Stiamo creando le condizioni affinché la scuola possa riaprire in perfetta tranquillità - dice il direttore sanitario dell'Asl Ferdinando Primiano - Abbiamo un dato di vaccinati tra tutti gli operatori iscritti del 100 per cento. Questo ci consente di non entrare nella discussione della più o meno azione che dobbiamo fare per essere in presenza, in quanto tutto il mondo scolastico che ha partecipato a registrarsi si è vaccinato e quindi abbiamo le migliori garanzie affinché la riapertura della scuola sia fatta in sicurezza».


Da registrare, purtroppo, altri casi in Cilento e nel Vallo di Diano. Qui, venti persone risultano positive dopo una festa religiosa musulmana, di cui 15 persone stabilmente residenti nel territorio di Montesano sulla Marcellana e 5 di Sassano. Si tratta della festa denominata Tabaski e le 20 persone si sono incontrate per questa importante celebrazione. Sono tutti in isolamento. Nessuno di loro ha sintomi gravi. A Vallo della Lucania, invece, contagiato il pizzaiolo e il titolare di un locale nel centro città. Presentato, ieri, all'ordine dei medici, il rapporto «Salute e benessere ai tempi del coronavirus». Nel lavoro vengono illustrate le attività svolte dal marzo 2020 a oggi, per individuare nuovi bisogni e sviluppare diversi modelli di intervento, in collaborazione con scuole, Comuni e il mondo del volontariato, col coinvolgimento di 83 scuole, 18 mila studenti e 495 genitori. Nel complesso, sono oltre 24mila le persone interessate dagli interventi. «C'è la necessità delle scuole e della comunità di essere accompagnati in questo momento di difficoltà e di chiusura a cui i ragazzi sono stati costretti e a rientrare nella normalità - spiega Rosamaria Zampetti, dirigente del dipartimento promozione della salute dell'Asl - Non sarà mai più come prima. Tante cose, va detto, andavano già superate, come alcuni comportamenti della movida che vanno stigmatizzati, superati e modificati. I ragazzi hanno avuto l'opportunità di avere un momento di riflessione, per capire cosa è giusto e cosa è sbagliato. Qualcuno è riuscito. Altri invece si sono persi. Su questi dobbiamo fare una riflessione, sostenerli e aiutarli». Dal rapporto dell'Asl emergono diversi dati preoccupanti, dalla volontà di continuare con la didattica a distanza, attraverso una negazione della socialità, dai problemi legati al bullismo, cyberbullismo, alla sessualità online.
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Il Mattino