SALERNO - Tra i beni confiscati a Salerno c’è «La casa di Valeria», centro polifunzionale diurno ad Ogliara. Ma tra i segnali inquietanti, di come sia...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Ora, sempre nella relazione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario, nel capitolo che parla del settore delle misure di prevenzione, si legge che la procura ha recentemente attuato - in sinergia con la sezione del tribunale che si occupa di ciò, con la Corte di appello, con l’agenzia nazionale beni sequestrati e confiscati alla criminalità e con il nucleo di supporto costituito in Prefettura - un’attività di costante monitoraggio della fase dell’esecuzione dei provvedimenti di confisca in sede penale e di prevenzione dei beni, confiscati nell’ambito di procedure ablative. Il monitoraggio è finalizzato anche ad una concreta attività di gestione e successiva destinazione a finalità pubbliche dei beni confiscati che, come si legge nella relazione, «è spesso connotata da ritardi ed inefficienze e ciò al fine di scongiurare il rischio di dispersione o deterioramento o, peggio, di riacquisizione o mantenimento della disponibilità, dei stessi beni da parte dei soggetti ai quali erano stati confiscati».
Grazie all’attività di monitoraggio «è stato già possibile», si legge sempre nella relazione, «individuare e risolvere situazioni dalle quali erano emerse abusi od omissioni da parte delle amministrazioni locali o degli enti ai quali i beni erano stati assegnati o da parte dei custodia e amministratori giudiziari alle cui cure i beni erano stati affidati». L’intitolazione scomoda, che per gli inquirenti potrebbe costituire un omaggio al boss, rientra nel monitoraggio costante che l’ufficio di procura sta facendo sui beni confiscati? Al momento la cosa è stata definita solo come uno dei «recenti ed inquietanti segnali...» ma se c’è altro, magari un’inchiesta sull’intitolazione e sul presunto pressing, non è ancora venuto fuori.
Leggi l'articolo completo su
Il Mattino