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Un infermiere del 118 di Capaccio Paestum è stato aggredito ad Agropoli. L’uomo che lo ha picchiato, un 34enne pregiudicato, è stato poi arrestato dai carabinieri: dopo l’infermiere ha pestato altre due persone. A denunciare l’accaduto, l’associazione “Nessuno tocchi Ippocrate” impegnata su territorio nazionale a difesa del personale sanitario.
Secondo la ricostruzione dei fatti dell’associazione con una nota a firma del presidente Manuel Ruggiero nella quale si spiega che il personale 118 di Capaccio Licinella dell’Asl Salerno è intervenuto su chiamata della centrale operativa, per una presunta perdita di coscienza ad Agropoli. All’arrivo dell’ambulanza è avvenuta l’aggressione con calci e pugni che ha portato l’infermiere che era a bordo del mezzo a farsi medicare al pronto soccorso dell’ospedale San Luca di Vallo della Lucania, con prognosi di due giorni.
L’aggressore aveva rifiutato nei giorni scorsi un ricovero. «Siamo esausti. Il nostro consiglio non è più quello di tenere duro, bensì quello di fuggire dalla prima linea della sanità in virtù del fatto che le istituzioni continuano ad essere sorde circa determinate problematiche!», dichiara il presidente dell’associazione Manuel Ruggiero.
Intanto c’è preoccupazione sul futuro del servizio di emergenza urgenza, sul territorio cilentano. Per i Comuni ricadenti sotto la gestione del Piano di Zona S08, che vede Comune capofila Vallo della Lucania, non è stata prevista alcuna aggiudica, «tanto meno l’eventuale proroga del servizio in essere, e tanto al fine di garantire la corretta esecuzione del servizio» denuncia in una nota Biagio Tomasco della Nursind. L’organizzazione sindacale chiede ai vertici dell’Asl Salerno e alla Regione di intervenire con la massima solerzia al fine di garantire l’accesso alla Rete Territoriale di Emergenza Urgenza a tutti i cittadini insistenti sul territorio cilentano.
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Il Mattino