Chiude a chiave le figlie in camera di notte, accusato di sequestro di persona

Chiude a chiave le figlie in camera di notte, accusato di sequestro di persona
 Chiuse in camera da letto le proprie figlie, impedendo loro di uscire e di andare a scuola. Questo, almeno, secondo le accuse della Procura di Nocera Inferiore che ha...

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 Chiuse in camera da letto le proprie figlie, impedendo loro di uscire e di andare a scuola. Questo, almeno, secondo le accuse della Procura di Nocera Inferiore che ha ottenuto il processo per un uomo di Sarno, cinquantenne. La vicenda si riferisce ad «una domenica tra fine febbraio e inizio marzo del 2017», quando l’uomo sostanzialmente impedì alle due figlie di uscire dalla propria camera, bloccando dall’esterno l’apertura della porta della stanza e insieme della finestra, costringendo le due a trascorrere l'intera notte in condizioni di reclusione. Ad intervenire fu la madre, che a sua volta si accorse della circostanza, permettendo alle figlie di uscire, accompagnandole personalmente a scuola. La vicenda è ora approdata al dibattimento, davanti al giudice del Tribunale di Nocera Inferiore. Tutto era partito dalla denuncia sporta dalla moglie dell’imputato, con una precedente vicenda portata avanti in altra sede con la separazione in atto tra i coniugi e la successiva trasmissione di un verbale di udienza, datato 2 aprile 2019, all’attenzione della Procura di Nocera.

In questa ultima sede l’accusa, sostenuta avviò i riscontri con altre acquisizioni di verbali di sommarie informazioni rese dalle due figlie, nel frattempo divenute maggiorenni, con il racconto dell’episodio e la ulteriore testimonianza della madre, per ricostruire al meglio l'episodio. Nella casa di famiglia, l’uomo impedì alle due ragazze di muoversi liberamente, di poter uscire dalla propria stanza né dalla porta né della finestra, recluse per ragioni non specificate all'interno del procedimento. La storia riguarda fatti singolari, con la responsabilità paterna andata oltre i canoni di relazione con i figli, nell’ambito di una eccessiva punizione ora divenuta cuore di un processo: le contestazioni partono dai riferimenti della moglie, con atti ritenuti d’interesse per ravvisare estremi di reato. Il procedimento in altra sede infatti dispose d’ufficio il trasferimento degli atti: la Procura di Nocera aprì un fascicolo indipendente contro l’uomo, qui chiamato a rispondere dell’accusa di sequestro di persona.

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Il Mattino