Sono più di venti i contagi riconducibili, in modo diretto o indiretto, al focolaio ospedaliero diffusosi nel reparto di Chirurgia dell'Umberto I di Nocera Inferiore....
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Per gli amministratori dell'Agro è necessario, innanzitutto, creare percorsi sicuri a tutela di medici, infermieri e pazienti. Dai sindaci, inoltre, era arrivata anche la proposta di utilizzare alcuni locali della caserma Libroia per ospitare il personale sanitario impegnato nella lotta al virus. L'Asl di Salerno, dal canto suo, ha avviato una riorganizzazione dei reparti, delocalizzando fino al 30 maggio la Chirurgia e l'Ortopedia all'ospedale di Sarno. Contestualmente, fanno sapere dall'azienda sanitaria, si provvederà a sanificare per step i reparti dell'Umberto I, partendo da quello di Chirurgia e Otorinolaringoiatria. È stata disposta, inoltre, la quarantena per il personale che ha avuto contatti con le persone risultate positive.
Gli esponenti del Movimento 5 Stelle della provincia di Salerno, le senatrici Luisa Angrisani e Felicia Gaudiano, la deputata Virginia Villlani e il consigliere Michele Cammarano, intervengono sul focolaio di contagi registrati all'ospedale Umberto I chiedendo il commissariamento del direttore sanitario: «La causa - dicono in una nota congiunta - è da individuare in una gestione errata dell'emergenza Covid 19». «Abbiamo inviato questa mattina - spiegano - una lettera al Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, al direttore dell'Asl Salerno Mario Iervolino, e al direttore generale della Protezione Civile regionale Italo Giulivo, per segnalare alcune gravi criticità registrate nel presidio Ospedaliero di Nocera. Criticità acuite dall'appello rivolto ieri dai sindaci di Nocera Inferiore e di Nocera Superiore, per i gravi casi di contagio registrati all'interno della struttura. Innanzitutto l'insufficienza di macchinari per la terapia intensiva, mancanza di farmaci retrovirali, ma anche gravi carenze di maschere FFP2, FFP3, tute e gambali».
«In questi giorni - proseguono - abbiamo ricevuto numerose segnalazioni da parte di cittadini e operatori sanitari preoccupati e allarmati.
Il Mattino