Fondazione Ravello, Scurati presidente: Vlad lavora al festival dell'estate

Fondazione Ravello, Scurati presidente: Vlad lavora al festival dell'estate
E alla fine la Fondazione Ravello ha un presidente: lo scrittore Antonio Scurati. Lo ha nominato il presidente della Regione, Vincenzo De Luca, sentiti il sindaco di Ravello...

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E alla fine la Fondazione Ravello ha un presidente: lo scrittore Antonio Scurati. Lo ha nominato il presidente della Regione, Vincenzo De Luca, sentiti il sindaco di Ravello Salvatore Di Martino e il presidente della Provincia di Salerno Michele Strianese, come prevede lo statuto. Il decreto del governatore mette fine alla lunga fase commissariale che sarà assicurata ancora da Almerina Bove fino a mercoledì 9 giugno. Il giorno successivo si insedierà il nuovo presidente e con lui, il consiglio di indirizzo e il consiglio di amministrazione. L'avvocato Lorenzo Lentini sarà il presidente del consiglio di indirizzo, e come membri di nomina regionale, entrano l'ex commissario Almerina Bove (vice capo di gabinetto di De Luca) e il professor Valerio Pescatore. Nel cda, arriva anche in rappresentanza dell'ente di Santa Lucia e forte del suo impegno in vari organismi culturali, il notaio Dino Falconio

A questo punto non si attende che il programma del festival, curato anche quest'anno da Alessio Vlad, nominato direttore artistico il 12 maggio scorso. Sul suo tavolo già una bozza di cartellone da lui stesso inviata a fine 2020 al ministero che in questi giorni è oggetto di ultimi aggiornamenti. Tra gli ospiti ci dovrebbero essere i giovani dell'Orchestra Cherubini fondata da Riccardo Muti, ma senza il maestro. I musicisti della formazione dovrebbero tenere una serie di concerti cameristici in una sorta di residenza e concludere con il concerto all'alba della notte di San Lorenzo, una delle tradizioni più seguite della rassegna sul palco di Villa Rufolo affacciato sul mare appuntamento per gli appassionati e per i turisti soliti aspettare la luce del giorno in musica. Tra le star, Juan Diego Florez per un omaggio a Enrico Caruso di cui ad agosto ricorrono i cent'anni dalla scomparsa. Il celebre tenore peruviano, italiano d'adozione, ascoltato al San Carlo una sola volta e in concerto nel 2005, sarà per la prima volta in costiera. In locandina dovrebbe anche entrare l'omaggio di Roberto De Simone a Stravinsky, già previsto al Ravenna Festival, per i cinquant'anni dalla morte. Resta da capire quante persone potranno assistere agli eventi e come si organizzeranno i vari appuntamenti che dovrebbero anche svolgersi nell'auditorium Oscar Niemeyer. Uno spazio sempre più importante per il festival che, come vorrebbero gli ideatori, dovrebbe continuare anche nei periodi autunnali e invernali per sostenere il turismo in quelle stagioni. 

Ma pare che il cartellone di quest'anno, pure varato last minute, non dovrebbe andare oltre i primi giorni di settembre. Lo stesso incarico a Vlad è stato vidimato dal commissario Bove fino a settembre e dunque si dovrà perfezionare anche questo aspetto. Uno dei primi compiti del neo presidente Scurati, cittadino onorario di Ravello dal 2019 e già collaboratore del festival all'inizio degli anni duemila quando fu chiamato dall'allora presidente De Masi alla direzione della sezione letteraria. Lo scrittore, fin da bambino, ha passato le vacanze estive nella frazione di Torello, dove la sua famiglia possiede una casa. Un buen retiro dove si rifugia per scrivere in tranquillità i suoi libri, tra questi è nato a Ravello anche il suo romanzo premio Strega M. Il figlio del secolo in cui ricostruisce la vita di Mussolini. Il nome di Scurati come presidente circolava da tempo. Il 14 aprile, la nomina prima annunciata e poi ritirata di Francesco Maria Perrotta che per due giorni ha anche lavorato nella sede della rassegna per poi vedersi dare il benservito. Il primo maggio l'endorsment in favore dello scrittore del sindaco Di Martino. 

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Il Mattino