Pagani, evase dagli arresti domiciliari per andare in bagno a casa della madre: è stato assolto

La difesa ha sostenuto che l'uomo agì nell’erronea convinzione di trovarsi in uno stato di necessità, per i giudici il fatto non costituisce reato

I carabinieri impegnati nelle operazioni di controllo
Evase dai domiciliari per andare in bagno, in casa della madre, dato che quello che si trovava all’interno del suo appartamento era fuori uso. Una decisione che gli...

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Evase dai domiciliari per andare in bagno, in casa della madre, dato che quello che si trovava all’interno del suo appartamento era fuori uso. Una decisione che gli costò cara, in ragione dell’arresto per evasione con tanto di direttissima poi, dinanzi al giudice, lo scorso gennaio. Per quei fatti, ora, è arrivata l’assoluzione del giudice al termine del processo, perché il fatto non costituisce reato.

L’imputato, 34enne di Pagani, era difeso dal legale Luigia Di Mauro. La difesa, nella sua arringa, aveva sostenuto che l’uomo avesse agito nell’erronea convinzione di trovarsi in uno stato di necessità, che tuttavia può essere invocato solo se c’è un pericolo o un danno alla persona. Il caso in esame non riguardava, in effetti, tale condizione. L’imputato si trovava in regime di domiciliari per altri fatti, legati ad un’accusa di maltrattamenti nei riguardi della propria famiglia, per la quale era stato giudicato di recente in udienza preliminare, con il giudizio abbreviato. Il giudizio attuale verteva, invece, su una violazione riscontrata dai carabinieri, una volta controllato il domicilio del 34enne, come da prassi. L’uomo spiegò i motivi del perchè non fu trovato in casa, nonostante il regime detentivo. L’iter processuale proseguì, poi, fino al processo, concluso giorni fa con un’assoluzione perchè il fatto non costituisce reato.

 

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Il Mattino