SCAFATI - Hanno utilizzato cacciaviti e altri arnesi dello stesso tipo. Recuperati chissà dove. Non pistole né armi da taglio, ma dei semplici cacciaviti, per...
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In quell'area, ormai da mesi, si verificano furti ogni sera. Qualche settimana fa ne furono messi a segno una decina in meno di tre ore. Anche stavolta, come spesso accade, i malviventi riescono nel loro intento. Portano via un bottino di alcune migliaia di euro e scappano, facendo perdere le loro tracce. I carabinieri, quelli della tenenza locale e quelli del reparto territoriale di Nocera Inferiore, stanno cercando di identificarli. I militari della squadra scientifica hanno eseguito i rilievi all'interno della villetta; avrebbero preso anche delle impronte, nella speranza che possano rappresentare l'elemento di svolta delle indagini. Per la famiglia di Bagni non resta altro che cercare di dimenticare. Sono circa le tre di giovedì notte quando ha inizio l'incubo. Stanno dormendo tutti nella villetta di via Dante Alighieri quando i banditi entrano in casa, quasi sicuramente da un ingresso posto sul retro. I malviventi, una volta dentro, svegliano tutti, prima il capofamiglia, poi la moglie ed i loro due figli, entrambi maggiorenni. Li minacciano con i cacciaviti, imponendo loro di stare zitti e di non muoversi. Per sicurezza, i rapinatori decidono di immobilizzarli. Non hanno il nastro adesivo. Utilizzano quello che trovano in casa, forse degli stracci, per legare i polsi di tutti e quattro. Il pensionato, forse, accenna una reazione, viene schiaffeggiato e minacciato ancora. A quel punto i furfanti iniziano a rovistare ovunque, davanti agli occhi terrorizzati di madre, padre e figli, che si sentiranno finalmente al sicuro solo quando i banditi, intascati soldi e oro, e fuggono indisturbati. L'allarme scatta solo quando i furfanti sono ormai lontani. I carabinieri del reparto di via Oberdan attivano subito le ricerche dei malfattori. Non c'è dubbio che non fossero italiani. Forse dell'est europeo. Lo avrebbero confermato anche le vittime, che hanno sentito parlare i loro sequestratori notando l'inflessione straniera.
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Il Mattino