L'autopsia sul corpo di Antonietta Ciancio ha di fatto confermato quanto ipotizzato dalla Procura della Repubblica di Lagonegro sulla dinamica dell’omicidio. E’...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
A lanciare l’allarme è stata una nipote e una sorella della vittima , dopo che per intere giornate non riuscivano a contattarla telefonicamente. Gabriele Milito è rinchiuso nel carcere di Potenza per omicidio volontario in attesa di nuove disposizioni da parte dell’Autorità Giudiziaria. I suoi legali hanno presentato istanza di riesame al Tribunale della Libertà chiedendo per il loro assistito gli arresti domiciliare. La pistola assassina è stata rinvenuta in un cassetto con un altro colpo in canna. Per la Procura data la distanza rafficinata dalla quale è partito il proiettile si tratta di un omicidio volontario. Il movente, pare non sia stato ancora, chiarito . Però nel corso delle indagini è venuto fuori che l’uomo una settimana prima dell’omicidio era stato in ospedale con la moglie, probabilmente inseguito ad un malessere, e i sanitari gli avevano consigliato, tra le altre cose, una visita psichiatrica. Ma lui, nonostante le insistenze di Antonietta ha rifiutato si seguire il consiglio. Per questo la donna era preoccupata e arrabbiata con lui tanto da arrivare a litigare. Una settimana dopo quella visita in ospedale si è consumato il delitto . I funerali si sono svolti a San Severino Lucano. In tanti non sono voluti mancare all’altimo saluto. Per l’occasione è stata organizzata dalla locale pro-loco una manifestazione contro i femminicidi. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino