Aveva solo cinque anni quando vide suo padre massacrare con una raffica di coltellate la mamma. Michele, il più piccolo dei figli di Nunzia Maiorano, uccisa il 22 gennaio...
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Si è aperto ieri, nel tribunale per i minorenni, il procedimento per l’adozione dei figli della 41enne selvaggiamente uccisa dal marito. Siani, ieri mattina, rappresentato dall’avvocato Rosanna Carpentieri, ha però fatto una richiesta. Davanti al giudice del tribunale per i minori Giancarla D’Avino, che presiede il procedimento finalizzato all’adozione di Michele e Marica (il fratello maggiore Giuseppe si trova in una comunità), l’uomo già condannato in primo grado a 30 anni di reclusione per il delitto della moglie, ha chiesto di poter rincontrare i suoi tre figli.
Presto l’uxoricida sarà trasferito in un penitenziario del Nord Italia e, prima di lasciare Fuorni, vorrebbe riabbracciare i tre ragazzi. Una richiesta che la dottoressa D’Avino non ha potuto considerare dovendola smistare al tribunale ordinario che ha competenza in materia. L’udienza si è quindi concentrata sul destino dei due bambini, già affidati allo zio materno che, con la moglie, ha avuto l’affido dei minori, ed ora ha fatto istanza di adozione. Sottoposti a un delicato percorso di psicoterapia, Michele e Marica stanno superando il trauma. Come emerso dalle relazioni degli psicologi, mostrano segnali di ripresa e il nuovo ambiente familiare costituito dagli zii materni, appare idoneo per il loro recupero psicologico. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino