La storia è di quelle che si pensa possano accadere soltanto nei film. Ma, se il video ripreso da dietro ad una finestra, viene girato al rione Petrosino e subito diventa...
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Cosa sia accaduto gli uomini del vicequestore Gianni Di Palma, a cui nell'immediatezza dei fatti sono giunti in soccorso anche i carabinieri, stanno cercando di ricostruirlo in queste ore. Grazie ad un video, girato da un cittadino affacciato alla finestra, sono riusciti, in poche ore, a identificare l'uomo che ha sparato: una guardia giurata di una sessantina di anni. Il fatto è avvenuto in via Magnone. Secondo il racconto dell'uomo, denunciato per ora a piede libero, avrebbe notato una persona maneggiare vicino ad un'auto per rubarla e sarebbe intervenuto. In che modo? Prima intimandogli a voce alta di fermarsi e poi, quando questo si è allontanato - probabilmente in compagnia di un complice - a bordo di un'altra vettura, sparando ad altezza uomo contro l'auto in corsa. Per strada, in quel momento, c'erano però altre tre persone. Una di queste ha avuto la prontezza si scostarsi, sentendo il rumore del motore della vettura che accelerava, togliendosi così - secondo una prima analisi dei fatti - dalla traiettoria del colpo. Fin qui il fatto. Quel video «rubato» da un appartamento della zona è diventato ben presto virale, passando per i gruppi chat di whatsapp e sui social. E proprio da quel video sono partite le indagini degli investigatori i quali, al momento, mantengono il più stretto riserbo sull'accaduto e sull'identità della guardia giurata. La stessa procura di Salerno si è limitata a comunicare, in una nota di poco meno di due righe, l'avvenuta identificazione dell'uomo che ha sparato. Nelle ore successive, poi, è stato denunciato. Per tutta la giornata di ieri la guardia giurata è stata sentita dalla polizia, raccontando la sua versione dei fatti che va ora verificata. Come va verificato perché fosse armato e perché, invece di puntare l'arma in cielo ed esplodere un colpo intimidatorio, ha sparato ad altezza uomo. Si cercano anche i due (si pensa a due ma potrebbe anche essere una sola persona) che erano a bordo dell'auto in fuga per capire se, dietro quel colpo sparato, ci sia davvero un tentativo di furto o altro. Un quartiere difficile dove, proprio di recente, si sono verificati episodi simili: colpi di pistola esplosi in strada, nei confronti della famiglia Bianco quando Roberto jr Bianco si rese responsabile dell'attentato nei confronti del Mulino urbano di piazza Malta. Una zona sulla quale, secondo gli inquirenti, potrebbero gli interessi di diversi gruppi criminali in lotta tra di loro soprattutto per affermare il diritto alla vendita di droga in alcune piazze cittadine e, in particolare, della zona orientale. Così come dimostrerebbero le azioni intimidatorie avvenute, soprattutto la scorsa estate, nella zona orientale della città tra i gruppi di Pastena e di via Irno.
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Il Mattino