Alle 5 del mattino del 29 maggio del 2016 una donna di ritorno dal lavoro, guardarobiera di un locale, avvista qualcosa al centro della carreggiata. Rallenta, pensa sia un animale...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
La Procura di Lagonegro ha quindi archiviato il caso, senza riuscire a ricostruire quanto accaduto. L’ipotesi è che sia stato il fratellastro a uccidere Isabella, trascinarla in auto e abbandonarla in strada dopo averla lavata, il tutto per motivi di eredità. Resta però il dubbio, se l’ipotesi è concreta, di come un ottantenne, non in formissima e con acciacchi fisici, possa aver ucciso una donna, la possa aver caricata sull’auto per poi abbandonarla in strada. Ci sono stati dei complici? È una delle domande rimaste senza risposta. Un omicidio irrisolto, che non ha neanche creato molto clamore nel Vallo di Diano. Stona anche il luogo della sepoltura di Isabella, nel cimitero di Pertosa, sì, ma in un posto defilato, lontano da ogni altra tomba. Insomma anche gli omicidi e i femminicidi rischiano di essere catalogati per categoria. Quello di Isabella sembra un omicidio di serie B, senza colpevole e - occorre dirlo - a quattro anni da quanto avvenuto, senza particolare dolore nella comunità valdianese. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino