Firme false e comunicazioni via fax all’insaputa dei genitori, giunte in segreteria per chiedere l’uscita anticipata in orario di lezione. È quanto scoperto...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Troppe richieste di uscite in anticipo, troppi permessi speciali con le più disparate motivazioni, corredate da firma o comunicazione scritta, a insaputa del genitore. Spesso le firme sono risultate false o camuffate da alcuni studenti, per anticipare il ritorno o casa o non sostenere le ultime due ore di lezione. Spesso dietro gli stratagemmi c’è la paura dell’interrogazione, molto temuta soprattutto in una fase clou dell’anno, fatta di scrutini e bilanci di rendimento. Il trend, però, non è passato inosservato alla preside del liceo classico Tasso, Carmela Santarcangelo, che ha deciso di utilizzare la linea dura imponendo la presenza sul posto dei genitori degli alunni, per ogni richiesta di uscita in anticipo durante il normale orario scolastico.
Uno stop necessario per «abbattere» il boom di richieste e permessi che nel febbraio scorso avevano raggiunto cifre altissime, con una media di 48-50 al mese, quasi due al giorno. Un andazzo che non poteva essere più consentito. Sia per assicurare la correttezza delle attività didattiche senza scompaginare il lavoro imbastito dai docenti, sia per tutelare l’immagine e la storia del liceo di piazza San Francesco. Da qui l’applicazione di una circolare. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino