«Se non si pagava... neanche leggevano le carte... per 25 euro, nessuno le legge le carte». Lo ha ribadito ieri mattina al gip Piero Indinnimeo e al sostituto...
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L’unico a tornare completamente libero è proprio il consigliere comunale di Castel San Giorgio, Giuseppe De Vivo. A suo carico il gip Indinnimeo non ha riscontrato alcuna responsabilità diretta. Difeso dall’avvocato Giuseppe Della Monica, De Vivo ha dichiarato di aver pagato 250mila euro al suo consulente Miranda perché la prassi prevede che, in caso di sentenza tributaria positiva, c’è una percentuale sulla parcelle da versare al proprio tecnico. Il credito vantato dall’Erario, in questo caso, era di otto milioni di euro. «Ed io non sapevo - ha confessato l’indagato - che poi una quota parte di quei soldi sarebbe andata al giudice sotto forma di tangente». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino