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La Procura di Nocera Inferiore ha fatto appello contro la sentenza di condanna per un marocchino di 32 anni, residente a Pagani, già condannato in primo grado ad un anno per lesioni stradali gravi, cagionate ad una donna alla guida di una vettura. Il tribunale aveva escluso l'aggravante dello stato alterato dall'uso di alcol e stupefacenti. Era la notte del 22 febbraio 2020 quando l'uomo, tra Angri e Pagani, travolse una donna di nazionalità ucraina, 30enne barista di Sant'Egidio del Monte Albino, finita in ospedale prima in coma con prognosi riservata, a causa di un politrauma. Dopo un periodo di coma, le sue condizioni erano poi migliorate lentamente. La sentenza aveva escluso l'utilizzabilità delle analisi effettuate in ospedale senza il consenso dell'imputato a causa di un cavillo, in accoglimento della questione posta dalla difesa, rappresentata dai legali Vincenzo Calabrese e Ilaria Ruocco.
Gli accertamenti relativi al tasso alcolemico e assunzione di droga, risultati positivi per il guidatore, furono giudicati inutilizzabili.
Il Mattino