Alfredo Erra ieri era in aula per il processo che lo vede imputato per l’omicidio della sua ex fidanzata, Anna Borsa, e il tentato omicidio del nuovo fidanzato di lei,...
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Alfredo Erra ieri era in aula per il processo che lo vede imputato per l’omicidio della sua ex fidanzata, Anna Borsa, e il tentato omicidio del nuovo fidanzato di lei, Alessandro Caccavale. Sguardo spento ed occhi fissi nel vuoto. Assenti, invece, le parti civili: la mamma, il papà e il fratello di Anna, rappresentati legalmente dagli avvocati Ivan Nigro e Rosanna Carpentieri. Legale di Erra, invece, l’avvocato Pierluigi Spadafora.
E ieri si è ricostruita la dinamica di quel maledetto primo marzo del 2022 attraverso il racconto dei carabinieri chiamati a testimoniare dalla procura di Salerno. Sono state seguite tutte le tappe: dall’arrivo di Erra al negozio in cui Anna lavorava, all’incontro con la madre di lei, alla presenza «protettiva» di Caccavale fino agli spari, alla verifica dello stato dei luoghi, al ritrovamento dei bossoli, passando per le ricerche dell’assassino, l’individuazione dello stesso presso l’area di servizio dell’autostrada.
I MESSAGGI
Tante le chat e i post che sono stati acquisiti agli atti. «Abbiamo camminato insieme dall’adolescenza ma m vuliv mett u scambert. Ma ndo fuoss c vaj tu crim. Pkke a lot a confront a te è oro»: è il posto che scrive soltanto il 24 febbraio pochi giorni prima. Il suo ultimo post facebook, prima dell’omicidio, è intriso di gelosia: «Se ti bacerà sentirà il mio sapore.... ehh prego» e poco prima: «Possono prendersi solo gli avanzi, il meglio me lo sono preso io». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino