Un ricorso al Tar di Salerno mette sotto accusa i tagli ministeriali all’accoglienza dei migranti e ferma la gara per la gestione, sul territorio provinciale, dei centri...
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È quello per l’affidamento dei servizi di gestione in strutture con un numero di ospiti superiori alle cinquanta unità ma inferiore alle trecento. Una gara europea che vale 29 milioni e 491mila euro e prevede la stipula di un accordo quadro per l’accoglienza e l’assistenza dei cittadini stranieri che chiedono la protezione internazionale. La Prefettura ha dovuto emanarla adeguandosi alle direttive varate dal Ministero dell’Interno nello scorso novembre, che hanno ridisegnato i servizi di prima accoglienza “in un’ottica di razionalizzazione e contenimento della spesa pubblica” e non consentivano di proseguire con i protocolli precedenti. Un sacerdote, don Vincenzo Federico, già direttore della Caritas di Teggiano-Policastro e responsabile a Sala Consilina della cooperativa sociale “L’opera di un altro”, ha però presentato ricorso, contestando bando e disciplinare di gara e avanzando rilievi anche sul capitolato approvato dal Viminale, che ha ridotto da 35 a 21,9 euro l’importo giornaliero stanziato per ogni migrante. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino