MERCATO SAN SEVERINO. Una "consorteria", così l'ha definita giorni fa il carabiniere chiamato in aula a testimoniare, gestita e organizzata dal paganese...
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Il processo vede al banco degli imputati 14 persone, sulle 41 iniziali coinvolte nell'inchiesta: Aniello Aliberti, Emanuele Arena, Vincenzo Bove, Alfonso Cicalese, Silvio Cuofano, Mariano Desiderio, Gerardo Ferrentino, Michele Izzo, Massimo Novaldi, Pietro Pagano, Luigi Rossi, Gerardo Sessa, Gennaro Sicignano e Adrian Turica. Le accuse principali erano associazione a delinquere finalizzate allo spaccio di droga e alle estorsioni. Mercato San Severino era il comune di riferimento, a seguire Roccapiemonte e Nocera Superiore. Come emerso dalle indagini, Desiderio - ritenuto a capo della neo organizzazione - era arrivato da Pagani, per la Dda, per gestire un'organizzazione che avrebbe spadroneggiato nella Valle dell'Irno fino all'aprile 2017. Tra le principali attività c'era l'attività estorsiva con le intimidazioni a colpi di bombe sui cantieri, ma anche il riciclaggio di armi e lo sfruttamento della prostituzione. Pietro Desiderio, difeso dal legale Enrico Bisogno, era andato via da Pagani dopo contrasti con il clan Fezza, che lo mise ai margini constrigendolo a recarsi altrove. Nella Valle dell'Irno, secondo l'Antimafia, era pronto a strutturare una nuova organizzazione criminale. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino