Il fatto che a quella bambina, in fondo, non era «tanto legato», «preferendo il maschietto», Giuseppe Passariello, il papà di Sant'Egidio del...
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A carico di Giuseppe Passariello la procura di Nocera Inferiore aveva ipotizzato contestazioni gravi fin dall'inizio: in particolare, ripetuti maltrattamenti che avrebbero causato la morte della minore quale conseguenza delle lesioni riportate, aggravate dall'omissione reiterata dei necessari soccorsi. Anche se in un primo momento lo avevano lasciato libero, gli agenti della Mobile lo tenevano sempre sotto controllo. Lo hanno seguito anche domenica sera dall'Agro a Salerno dove l'uomo, 37 anni, è stato fermato mentre era alla stazione in procinto di prendere un treno e darsi alla fuga. Quando i poliziotti lo hanno bloccato, lui si è subito giustificato: ha riferito di essere molto sotto stress e in crisi di astinenza, quindi di essere venuto nel capoluogo per farsi una dose di droga. Così gli agenti hanno richiesto l'intervento del 118 e lo hanno fatto visitare in ospedale dove i sanitari non hanno appurato nulla di ciò che lui lamentava. Di qui l'arresto.
Che la bambina sia stata uccisa nessuno, ormai, ha più dei dubbi. Che sia stata uccisa con violenza, anche. Bisogna ora soltanto incrociare l'esito delle perizie con il racconto fatto nella nottata tra sabato e domenica dai suoi genitori. Sono soprattutto quei segni sul collo ad aver da subito insospettito gli inquirenti e ora, potrebbero trovare una risposta nell'esame autoptico disposto dalla procura di Nocera Inferiore. Nel corso degli accertamenti medici di ieri nessun dettaglio è stato trascurato ed oggi sul tavolo del magistrato titolare dell'indagine potrebbe arrivare qualche elemento utile a dare una decisiva svolta alle indagini. È soprattutto l'arco temporale che ora è sotto esame degli investigatori: quindici giorni, quanti sarebbero passati dalla visita al Santobono al decesso. Ma non solo. Anche i minuti preziosi persi la notte tra venerdì e sabato quando la piccola avrebbe smesso di respirare. C'è poi il problema delle condizioni igienico-sanitarie nelle quali vivevano: la piccola avrebbe avuto una infezione virale alla gola. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino