Nonna Gilda uccisa dalla nipote a Paestum, il sacerdote ai funerali: «Dio è perdono»

Il dolore della comunità per la morte della donna e per la 16enne accusata di omicidio

Nonna Gilda uccisa dalla nipote a Paestum, il sacerdote ai funerali: «Dio è perdono»
«Perdono, questa la sola parola che oggi deve risuonare nei nostri cuori. Non i mille perché, ma solo la parola e la grazia di Dio». L’omelia di don Mimmo...

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«Perdono, questa la sola parola che oggi deve risuonare nei nostri cuori. Non i mille perché, ma solo la parola e la grazia di Dio». L’omelia di don Mimmo De Vita per l’ultimo saluto a nonna Gilda Candreva è stato un invito al perdono perché «un cuore colmo di perdono ci consente di mantenere accesa la fiaccola della fede per vivere questi momenti di dolore e di passaggio nella fiducia e la speranza in Dio». Nella basilica paleocristiana di Paestum, ieri mattina, si sono celebrati i funerali della 76enne uccisa con otto coltellate, in circostanze ancora da chiarire, dalla nipote quasi 17enne. Tante le persone presenti in chiesa, ma in tanti hanno seguito il rito funebre all’esterno. Una folla commossa che in maniera silenziosa e composta ha fatto sentire la sua vicinanza alla sfortunata famiglia. 

Per la comunità di Capaccio Paestum è stato il giorno del dolore e del raccoglimento. Una donna di 76anni ha perso la vita, una ragazzina di 16 anni deve difendersi dalla pesante accusa di omicidio. Una vicenda drammatica che ha scosso la comunità locale. In chiesa ieri mattina per l’ultimo saluto c’era il papà della minorenne e figlio di nonna Gilda, insieme alle due sorelle. Assente la mamma della ragazza, rimasta a casa probabilmente per stare vicino all’altra figlia più piccola. Il corteo funebre è arrivato dinanzi alla basilica paleocristiana con qualche minuto di anticipo rispetto all’orario previsto per l’inizio del funerale. Durante il tragitto dall’ospedale di Eboli a Paestum si è fermato per pochi minuti anche in via Tavernelle dinanzi al civico 58 dove lunedì sera si è consumata la tragedia. Un momento per riportare nonna Gilda a casa sua un’ultima volta prima di salutarla per sempre. In quella abitazione dove ha vissuto quasi tutta la sua vita ha trovato la morte per mano della nipote. 

Un silenzio assordante ha accompagnato l’ingresso del feretro in Chiesa, le parole di don Mimmo sono risuonate forti e decise: «i perché lasciano il tempo che trovano, è necessario che oggi non in un altro giorno, risuoni la sola parola di Dio, perché quello che ci dice lo realizza. Oggi non è il tempo del buio con i tanti pesi che portiamo nel cuore, ma del grido di speranza e di fiducia che ci arriva solo dal perdono. La vita spesso si distrugge sotto i colpi del male ma solo la forza e la misericordia di Dio possono darci la ragione per realizzare la nostra vita nonostante tutto. Signore, accogli nostra sorella Gilda nella tua misericordia, nel coro degli angeli nel cielo, lei che, nella vita terrena, si è affidata alla tua misericordia». 

Alla famiglia di nonna Gilda, e della diciassettenne, non è mancata la vicinanza dell’Amministrazione comunale, presente con il sindaco Franco Alfieri, che ha portato il sentito cordoglio di tutta la cittadinanza. «È davvero una tragedia immane per la vittima è per la ragazzina, per i genitori e per un’intera comunità. Siamo vicini al figlio della vittima che ha perso la mamma e che ha una figlia accusata di omicidio. Queste cose ci riportano alla realtà, perché nessuna comunità è immune da questi fatti cruenti che solitamente siamo abituati ad apprendere dalla stampa o dalla tv ma che invece improvvisamente diventano fatti della nostra comunità». «Una vicenda drammatica, cruenta, che ci lascia sbigottiti e increduli», le parole del primo cittadino. Il feretro di nonna Gilda è stato salutato all’uscita dalla basilica da un lungo applauso. La nipote è ora in una comunità protetta per minori a Napoli. Ha potuto lasciare il carcere di Nisida dove era stata trasferita subito dopo l’efferato delitto ma non è tornata a casa. Tutti la descrivono come una bravissima ragazza, brava a scuola e che mai ha dato problemi di alcun tipo. La decisione da parte del giudice è arrivata dopo l’udienza di convalida nel corso della quale la giovane ha rilasciato dichiarazioni spontanee. 

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Il Mattino