SALERNO. Lesioni pregresse ai polmoni compatibili con una patologia da individuare, in grado di compromettere le funzioni vitali. Questo il sunto della deposizione del consulente...
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I due coniugi sono in carcere dal giugno 2019. Sulla posizione legata all'imputata Immacolata Monti, è stata ascoltata una consulente psicologa rispetto al suo quadro comportamentale, descritto come influenzabile, con dei comportamenti di subalternità, del tutto remissiva rispetto alla volontà altrui. La psicologa ha ravvisato tali elementi osservando il comportamento della donna insieme alle sue compagne di cella e con se stessa. In fase preliminare, Monti aveva accusato il marito dei maltrattamenti consumati sulla piccola, con le lesioni provocate sul viso della vittima quando il padre "la baciava e stringeva".
Secondo la Procura di Nocera Inferiore, invece, Jolanda morì perchè soffocata da un cuscino. La donna era stata scarcerata lo scorso aprile e rimessa agli arresti domiciliari, sulla base di una posizione cautelare meno grave rispetto a quella del marito, ritenuto l'esecutore del delitto. In precedenza i periti dell’accusa avevano confermato quanto riferito nella relazione iniziale, che accertava la causa della morte con il soffocamento, compatibile con il cuscino riferito nelle intercettazioni ambientali agli atti dell’indagine. Il processo si è aggiornato al prossimo 22 ottobre. La difesa dei due è rappresentata dagli avvocati Vincenzo e Silvio Calabrese.
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Il Mattino