Omicidio Vassallo, rimpatriato il presunto assassino Damiani

Omicidio Vassallo, rimpatriato il presunto assassino Damiani
Atterrerà a Roma domani e, dopo la notifica del provvedimento di custodia cautelare per reati legati a fatti estorsivi, sarà accompagnato dai carabinieri presso il carcere di...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Atterrerà a Roma domani e, dopo la notifica del provvedimento di custodia cautelare per reati legati a fatti estorsivi, sarà accompagnato dai carabinieri presso il carcere di Rebibbia. Per Bruno Humberto Damiani è arrivato il giorno dell'estradizione. Unico indagato per l'omicidio del sindaco di Pollica, Angelo Vassallo, dopo l'interrogatorio di garanzia legato ai fatti di droga, «'o brasiliano» potrebbe anche essere trasferito da Roma a Salerno. Il 32enne è stato rinchiuso per oltre un anno, quasi per tredici mesi per l'esattezza, nel carcere di Bogotà in Colombia, dopo essere stato rintracciato grazie ad un mandato di cattura internazionale per due estorsioni effettuate nel 2006, con l'aggravante del metodo mafioso, ai danni del titolare di un locale notturno di Eboli e di una ditta operante nel mercato ittico di Salerno. A suo carico pende anche un altro procedimento per fatti di droga. Il suo legale, l'avvocato Michele Sarno, pur sapendo che una volta in Italia Damiani potrebbe essere risentito per l'omicidio Vassallo, ricorda che il proprio assistito «si è sempre detto estraneo a questa vicenda». Per gli inquirenti, invece, sarebbe stato lui ad aver ucciso Vassallo a seguito di un diverbio avuto alcuni giorni prima del delitto: secondo gli investigatori il sindaco si opponeva all'attività di spaccio che stava prendendo piede nella frazione di Acciaroli.




«Nonostante la grande attenzione che questo caso ha suscitato - aggiunge Sarno - e nonostante la Procura di Salerno abbia contributo affinché questa estradizione potesse essere perfezionata, abbiamo registrato delle lungaggini che non sono giustificabili da parte del ministero. Il nostro governo si dovrebbe interrogare su quanto tempo un cittadino italiano possa essere detenuto in un carcere straniero e attendere di ritornare nel proprio Paese».



Leggi l'articolo completo su
Il Mattino