Migliaia di capi d'abbigliamento falsi in vendita: condannato commerciante

Migliaia di capi d'abbigliamento falsi in vendita: condannato commerciante
È stato riconosciuto colpevole e condannato in primo grado con l'accusa di contraffazione un paganese, G.V. , ad 1 anno e 4 mesi di reclusione, con pena...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

È stato riconosciuto colpevole e condannato in primo grado con l'accusa di contraffazione un paganese, G.V. , ad 1 anno e 4 mesi di reclusione, con pena sospesa decisa dal giudice, perchè il 22 novembre del 2014 fu trovato dalla Guardia di Finanza mentre esponeva alla vendita capi d'abbigliamento di ogni genere, che risultarono essere copie e riproduzioni di marchi originali.

Nel dettaglio, gli inquirenti effettuarono verifiche su 322 maglie Liu Jo, 880 maglie di Patrizia Pepe, 107 leggins con marchio Liu Jo, cinque giubbini, otto vestiti, buste a corredo di capi d'abbigliamento, oltre tremila stando ai controlli, recanti vari marchi contraffatti, E ancora, 58.982 etichette e cartellini recanti marchi di diverso tipo sempre ritenuti falsi, 37mila targhette metalliche con medesimi marchi, 16.000 bottini dello stesso materiale e 12 tavole per la realizzazione di strass di marchi contraffatti. Tutto il materiale fu sequestrato, con la contestuale denuncia a piede libero per il commerciante, che nulla seppe spiegare riguardo la provenienza di quella merce. La condanna è stata decisa al termine del dibattimento dal giudice monocratico del Tribunale di Nocera Inferiore, che ha assolto l'imputato dal secondo reato, quello di ricettazione, non essendo stata del tutto provata la provenienza della merce che era stata sequestrata all'interno del magazzino. 

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino