Paola uccisa dal marito con tre coltellate fatali. Oggi l'addio a entrambi

Paola amava ballare, frequentava una palestra, si teneva stretta ai suoi figli

Il luogo dell'assassinio di Paola Larocca
Sarebbero state tre le coltellate, inferte da Rodolfo Anastasio, ad uccidere Paola Larocca, mercoledì nella villetta di San Mango. Tre colpi in altrettanti punti vitali (la...

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Sarebbero state tre le coltellate, inferte da Rodolfo Anastasio, ad uccidere Paola Larocca, mercoledì nella villetta di San Mango. Tre colpi in altrettanti punti vitali (la schiena, il petto e l'addome) che non hanno lasciato scampo alla donna, deceduta poco tempo dopo essere arrivata in condizioni disperate al Ruggi. L'autopsia (durata circa un'ora e mezza per lei e più di due ore per lui) disposta sui due corpi e svolta ieri mattina, ha chiarito le modalità con cui sono avvenuti il femminicidio e poi il suicidio.



Per Rodolfo Anastasio è stato nominato un perito di parte, su richiesta della sorella. A seguire i figli della coppia, invece, è l'avvocato Carla Maresca. Ieri è stato disposto anche il dissequestro delle auto (quella di Rodolfo e quella del figlio, utilizzata per il trasporto di Paola al nosocomio di via San Leonardo). Sabato - intanto - Paola avrebbe compiuto cinquantacinque anni, tra i sorrisi e i festeggiamenti di chi, come lei, amava la vita.

Quel sorriso spento troppo presto da un marito che non accettava la fine di quella relazione e che ha deciso, in un piovoso mercoledì di novembre, di ucciderla prima di raggiungere il cavalcavia dello svincolo autostradale di San Mango Piemonte per impiccarsi. Amava ballare Paola, sentirsi «leggera» per planare su quella quotidianità che le stava troppo stretta, che la teneva ingabbiata. Frequentava una palestra, si teneva stretta a quella famiglia, ai nipoti, alla sorella, al fratello, ai suoi figli che ha messo sempre prima di tutto, a quegli amici che erano un toccasana per la sua anima.

«Il club BeFit rimarrà chiuso per due ore domani (oggi, ndr), in segno di lutto e di condanna per ogni forma di violenza», si legge sui social della palestra dove Paola ha lasciato il segno, che le dedica poi una poesia: «In piedi, signori, davanti a una donna, per tutte le violenze su di lei, per la libertà che le avete negato, per le ali che avete tarpato». A ricordarla anche la famosa personal trainer Jill Cooper, con una foto: «Una donna bellissima, sorridente, solare, generosa uccisa dal marito. L'ennesima violenza contro le donne che danno tutto e poi subiscono, muoiono per mano di un uomo». A seguito delle autopsie, le salme sono state liberate e potranno svolgersi i funerali.

Hanno smesso di vivere a distanza di poco. L'autopsia sui loro corpi si è svolta nello stesso giorno e, per ironia della sorte, anche l'ultimo saluto a Paola e Rodolfo si svolgerà nello stesso giorno. I funerali dell'ennesima vittima della violenza maschile, sono fissati per stamattina. Le celebrazioni, volute ed organizzate dai figli e dai parenti, si svolgeranno alle ore 11.30, presso la Chiesa del Sacro Cuore a due passi dalla stazione di Salerno, in piazza Vittorio Veneto. L'ultimo saluto a Rodolfo, invece, in un clima totalmente differente, si svolgerà nel primo pomeriggio, alle ore 15, presso la Chiesa San Giovanni Bosco, al rione Carmine. I figli, Giovanni e Michele, hanno assistito all'autopsia e per la prima volta hanno rivisto i corpi dei genitori, a seguito della tragedia. Non è certo che i due giovani partecipino alle esequie del padre. Sono trascorsi sei giorni dalla tragedia consumatasi in una delle villette a schiera di San Mango Piemonte. I figli sono tornati nella casa dove sono cresciuti e dove il padre ha agito perchè Paola non avesse nessun'altra vita se non con lui, per sempre. Michele e Giovanni hanno riaperto il ristorante che li ha visti crescere, per una pulizia veloce, cercando di mettere quanto più in ordine possibile prima di un lungo stop. Sei giorni insufficienti per accettare un cambio di vita così tragico.

Giovanni e Michele restano in silenzio, con la rabbia nel cuore. Entrambi, nonostante un lutto troppo grande da descrivere a parole, cercano di andare avanti, giorno dopo giorno, guidati da quella voglia di vivere che solo la madre Paola riusciva ad avere. Paola che, nonostante tutto, ha scelto di non far mai mancare amore e sorrisi nelle loro vite. Possibile, nelle prossime settimane, anche la nascita di un'associazione in sua memoria, per tutelare le vittime di violenza, per aiutare altre donne a vincere quella battaglia che purtroppo Paola non è riuscita a vincere.
 

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Il Mattino