La voce era già nell’area da tempo. Il nome di Tommaso Pellegrino, futuro presidente del Parco, circolava negli ambienti giusti. Da qualche giorno l’indiscrezione avrebbe...
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Sarebbe una richiesta ancora ufficiosa sulla quale Caldoro si dovrebbe esprimere. Secondo indiscrezioni il presidente avrebbe accantonato la richiesta in quanto Pellegrino non avrebbe i requisiti previsti dalla norma. La legge in materia prevede infatti che l’incarico di presidente di un Parco nazionale debba essere assegnato ad un esperto in materia di biodiversità ed aree protette. Se le indiscrezioni relative all’invito della lettera da parte del ministro Galletti al presidente Caldoro dovessero essere confermate, il governatore dovrà decidere se archiviare la proposta o rimetterla alle valutazioni delle commissioni parlamentari per ulteriori verifiche sui requisiti previsti dalla norma. Caldoro non ha una scadenza per rispondere ufficialmente al ministro Galletti. È possibile che la sua posizione venga chiarita entro metà aprile con la scadenza del secondo mandato da commissario del presidente uscente Amilcare Troiano o il tutto possa slittare a dopo il risultato delle elezioni regionali. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino