«Cosa ce ne frega. Alla fine ci condanneranno ad un anno pena sospesa». La conversazione è stata intercettata dai carabinieri della compagnia Salerno, agli...
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Nel blitz dell'altro giorno sono finiti nove giovanissimi, quasi tutti di età compresa tra i 18 e i 22 anni, soltanto uno di 28. Si tratta di Ciro Torino, Carlo e Gaetano Verde, Francesco Iaquinandi, Corrado Fiamma, Roberto Pagano, Antonio Marrazzo, Antonio Iaccarino e Alfonso Ciancia accusati tutti di concorso in devastazione e saccheggio. Saranno interrogati venerdì dal giudice per le indagini preliminari.
È proprio dalle intercettazioni ambientali e telefoniche, oltre che dall'analisi della loro chat, «'o sistema» che emergono le personalità dei ragazzi i quali, anche quando hanno consapevolezza di essere stati acciuffati, pensano al gruppo. Intercettati nella saletta d'attesa dei carabinieri, iniziano a concordare le versioni, tentando anche di «salvare» un loro amico, Alfonso Ciancia. È Roberto Pagano il primo a dire «non lo nominate proprio ad Alfonso» in quanto ha già problemi con la giustizia o problemi comunque personali «vedete di non nominare Alfonso... già sta inguaiato». In effetti neò gruppo dei nove ragazzi finiti ai domiciliari ci sarebbero anche due figli d'arte: uno ha il papà sotto inchiesta con pesanti accuse, associazione camorristica; un altro è figlio di una persona coinvolta nel blitz che ha riguardato persone vicine a Matteo Messina Denaro.
Fatto è che denigrano tutti e ironizzano in quella chat, che poi lamentano di non aver cancellato, sulle loro azioni da «vandali» vantandosi di come vengono definiti negli articolo di giornale. All'interno della chat c'è chi si dissocia dalle loro azioni, altri che li seguono nelle battute. È Gaetano Verde, ad esempio, a commentare la vandalizzazione dell'ambulanza, scrivendo: «che schifo di gente persino i mezzi di soccorso». Carlo gli risponde: «resto indignato». Birillo: «schifato!!». Corrado: «gente di merda». Ciro Aulivar si vanta: «a macn chiu bell è stato l'Audi A4. Non ne è rimasto uno in piedi (di finestrino, ndr)». Carlo: «uno è rimasto. Sul chill e nanz».
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Il Mattino