PAGANI. Cinque anni e due mesi di carcere per aver torturato e picchiato la moglie. Questa la sentenza per un marocchino di 33 anni, C.K. , residente a Pagani e arrestato nel...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
L'uomo era convinto che la moglie avesse intrattenuto rapporti con altre persone, mentre lui era a lavoro. Sospetti alimentati da un lavoro che la stessa aveva avuto, in passato, a Dubai. «Mi ha legato stretto polsi e caviglie con una fascetta bianca - raccontò la vittima - e ha minacciato di uccidermi, ha preso un cucchiaio di plastica vicino ai fuochi della cucina e ha iniziato a sciogliermela sull’inguine dicendomi che con quelle parti io l’avevo tradito e per questo andavano bruciate. Mi ha versato la plastica sul ventre, obbligandomi a girare a terra, facendomela colare dietro, tra le natiche, continuando a minacciarmi di morte. Io urlavo, piangevo e chiedevo pietà. Poi si è addormentato, e io sono scappata, con i telefoni e i documenti e il Corano». La fuga terminò al pronto soccorso di Nocera Inferiore, dopo un aiuto concesso da una donna di San Giuseppe Vesuviano, dove risiedeva una parente della soccorritrice casuale. Poi partì la chiamata al 118, con l'arresto, l'inchiesta e ora la condanna. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino