Quagliariello e la presentazione annullata a Salerno: «Un libro non può mai essere una provocazione»

«Gli sfottò tra tifosi ci sono sempre stati, solo che sarebbe opportuno fermarsi lì. Ma parlare di provocazione per un libro sul calcio mi sembra francamente fuori luogo», ha aggiunto il presidente del Napoli Club Parlamento

Gaetano Quagliariello
È più sorpreso che dispiaciuto Gaetano Quagliariello dopo che l'evento di presentazione del suo libro “Scusa papà ma tifo Napoli” (Rubbettino...

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È più sorpreso che dispiaciuto Gaetano Quagliariello dopo che l'evento di presentazione del suo libro “Scusa papà ma tifo Napoli” (Rubbettino editore), inizialmente in programma giovedì a Salerno, è finito al centro delle polemiche. L'ex ministro ha annullato l'impegno dopo che un consigliere comunale a Salerno ha sollevato il caso ritenendolo inopportuno vista la rivalità tra le tifoserie di Napoli (di cui l'ex ministro è tifoso) e Salernitana.

«Non voglio che la cosa sia ingigantita - esordisce l'ex ministro delle Riforme Costituzionali parlando con l'Ansa - e tengo a precisare che nessuno ci ha costretto a disdire la presentazione di giovedì. Ma se un libro che è stato scritto per gioco, per cercare di provocare momenti di spensieratezza, deve finire nel vortice di una polemica, allora abbiamo pensato che non fosse più il caso».

Da presidente del Napoli Club Parlamento, e appassionato di calcio, Quagliariello conosce bene le dinamiche della rivalità sportiva. «Ma gli sfottò tra tifosi ci sono sempre stati, figuriamoci, lo so bene. Solo che sarebbe opportuno fermarsi lì. Se cantano chi non salta è napoletano lo accetto, non c'è niente di male. Ma parlare di provocazione per un libro sul calcio mi sembra francamente fuori luogo. Ad ogni modo vorrei evitare di gettare altra benzina sul fuoco, rischiamo l'effetto inverso. L'idea è quella di pacificare. Mi spiace non andare a Salerno, è un peccato. Queste cose a Bergamo te l'aspetti, a Salerno no. E in ogni caso non sono edificanti».

Appuntamento definitivamente saltato? Quagliariello non chiude la porta: «Se la cosa potrà servire a stemperare gli animi, a chiudere l'incidente e a riportare le cose nella loro dimensione ludica, sono pronto ad andare. Peraltro sono tifoso anch'io e lo sfottò lo pratico anch'io. Basti pensare che il mio libro si apre e si chiude con uno sfottò».

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Il Mattino