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Salvare gli ospiti, contagiati, della casa di riposo “Sacro Cuore” di Buonabitacolo. È questa la missione che stanno portando avanti i sindaci di Sanza, Vittorio Esposito, e di Buonabitacolo, Giancarlo Guercio, insieme a tutti coloro che hanno a cuore le sorti di quegli anziani che, accusa il primo cittadino, sono stati abbandonati dalle istituzioni preposte. Sono dieci gli anziani contagiati all’interno della casa di riposo, ai quali si aggiungono cinque operatori. Da giorni vivono tutti nella struttura, una residenza per anziani tra gli ulivi a qualche centinaia di metri dal municipio di Buonabitacolo. Con loro, anche se negativo al tampone, il parroco don Antonio che gestisce la struttura. Non sono più con loro, purtroppo, Ofelia Petrone che ha perso la vita a 97 anni e Velia Demetria Del Prete deceduta ieri mattina a 80 anni (ventesima vittima Covid nel Vallo di Diano). Un altro ospite è intubato nel reparto di rianimazione dell’ospedale di Polla. Tutti risultati contagiati dal virus, le due donne non ce l’hanno fatta a superare l’ennesimo ostacolo della vita, avevano anche malattie pregresse. Tuttavia - stando alla lettera di Guercio al prefetto - non sono state aiutate come si poteva. Anzi. «L’Usca - ha denunciato il sindaco - garantisce a stento i propri servizi e lo fa con personale poco adeguato».
RARE VISITE
Guercio rileva che durante una delle «rare visite» non erano provvisti neanche dei saturimetri. «Da tre giorni - ha aggiunto ancora Guercio - chiedevamo il trasferimento in una struttura ospedaliera per Demetria Del Prete considerate le sue gravi condizioni, ma è stato rifiutato ed è deceduta.
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Il Mattino