Dichiara di aver spostato la sua dimora abituale in un appartamento a Corbara. Lo stabile, però, era in stato di abbandono e inagibile. Un avvocato e un vigile urbano...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
LEGGI ANCHE Il tir si ribalta e prende fuoco: camionista muore a 42 anni
La prima, l’avvocato paganese, accusato di falsità ideologica commessa da privato in atto pubblico. Il legale, in sostanza, avrebbe affermato falsamente, con tanto di dichiarazione sostitutiva di certificazione presentata all’ufficio Anagrafico del Comune di Corbara, di aver trasferito la propria dimora abituale in quell’appartamento. Una circostanza che si è scoperta però essere falsa, in quanto l’immobile era in stato di abbandono da tempo, oltre che sprovvisto della fornitura idrica. Poi la seconda, un agente della polizia municipale, che avrebbe dovuto svolgere il sopralluogo per dare riscontro a quella dichiarazione. L’agente, secondo le accuse, avrebbe invece a sua volta dichiarato il falso, certificando la residenza dell’avvocato a Corbara, presso quell’appartamento. Non considerando lo stato di abbandono dell’immobile e la mancata attivazione della fornitura idrica. Il vigile urbano risponde di falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale, con tanto di aggravante vista la sua posizione. I fatti risalgono al 3 novembre del 2017. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino