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Quella che Salerno Pulita e l'amministrazione comunale immaginano come una rivoluzione, per molti non cambierà lo stato dell'arte. In parte, il nuovo piano di raccolta differenziata che andrà in vigore da stasera, è ancora poco noto a tanti salernitani. Poi non soddisfa del tutto i ristoratori e lascia nello sconforto i comitati di quartiere, certi che i cafoni dell'immondizia non la smetteranno si sfregiare vicoli e piazze e di costringere il resto dei residenti a vivere tra blatte, topi e puzza di urina.
«Per noi che abbiamo sempre rispettato le regole della differenziata non cambierà molto, se non abituarci a conferire la carta il lunedì e l'indifferenziato il giovedì. Ma dubito che da qui a 48 ore ci sveglieremo in una città pulita, senza microdiscariche ad ogni passo - commenta Giuliano Trentini del comitato centro storico alto - Purtroppo è una questione di mentalità e questa non la modifichi con un calendario. Quindi, ahimè, sono certo che se non saranno intensificati multe e controlli, resterà tutto così com'è. Nel corso di un recente incontro, il numero uno di Salerno Pulita Vincenzo Bennet ci aveva promesso l'intensificazione della pulizia delle strade, ma ci sono vicoli che non vengono spazzati neppure una volta al giorno». La pensa allo stesso modo anche Dario Renda del comitato territoriale Salerno Mia: «Credo che almeno in una fase iniziale questa procedura causerà disagi, perché sono in tantissimi a non aver ricevuto i carrellati per la raccolta del vetro. E i rifiuti per strada aumenteranno, anche perché non so quanti si prenderanno la briga di gettare la carta nei cartoni. Certo, sarei felice di sbagliarmi, visto che paghiamo la tassa più alta d'Italia per la spazzatura, ma sono poco fiducioso.
Non nasconde le sue perplessità Laura Vitale del comitato San Francesco, preoccupata in particolare del fatto che un condominio possa essere multato per colpa di un singolo incivile: «So che per il futuro è previsto un sistema di codici a barre per individuare i responsabili, per il momento, però, voglio augurarmi che non saranno spartani anche perché dovranno dare un minimo di tempo alle persone per abituarsi. Poi abbiamo due problemi, almeno nella nostra zona. Non riusciamo a trovare buste di carta e non abbiamo ricevuto i contenitori per il vetro. Quindi per il momento ci regoleremo come abbiamo sempre fatto». Leonardo Gallo, referente per i rioni collinari, è felicissimo che la sua vecchia idea di rimuovere le campane sia finalmente andata in porto: «Qui la situazione era diventata intollerabile, adesso invece con il porta a porta sono certo che le cose miglioreranno. Mi spaventa solo una cosa: non credo che l'informazione sia stata capillare e che tutti i cittadini abbiano capito bene il da farsi». A sentirsi parzialmente penalizzati sono i ristoratori: «Va bene tutto, ma avrebbero dovuto incrementare i giorni della raccolta dell'indifferenziato e dell'organico - denuncia Donato Giudice del bar Elite - Non tutti i locali sono dotati di uno sgabuzzino e sono costretti a tenere le buste nei bagni dei dipendenti. Se arriva l'Asl e ci multa, a parte la puzza, che si fa?». Stesso discorso per Armando Pistolese di Tozzabancone: «Molti colleghi si stanno chiedendo dove accatastare la spazzatura in attesa del ritiro. E lo stesso problema vale per il vetro, in particolare per chi fa wine o american bar».
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Il Mattino