Si conclude con un «non doversi procedere perché il fatto non sussiste» l’inchiesta sugli assenteisti al Ruggi. Lo ha decretato ieri, con una motivazione...
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Il verdetto di ieri riguarda, nello specifico, ventidue dipendenti i quali, secondo le accuse, avrebbero effettuato un «reciproco scambio di badge» che, per il magistrato, non crea «alcun tipo di disservizio all’interno dell’ospedale né sotto il profilo organizzativo - nel senso che tutti i dipendenti erano presenti a lavoro per l’intero orario di servizio previsto dal contratto - né per l’utenza, nel senso che i malati non hanno mai sofferto illeciti vuoti di organico, né prima né dopo né durante l’orario dia servizio dei dipendenti che, pur non timbrando personalmente, non si sono mai allontanati, una volta giunti in orario in azienda dal luogo di lavoro, permanendovi fino alla fine dell’orario». Di qui, scrive ancora il gup nella motivazione, «il profilo da analizzare è la natura della violazione commessa da detti dipendenti mediante l’utilizzo del badge». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino