2011: Manuel Ruisanchez, tra i maggiori esperti di pianificazione e progettazione delle aree del verde e degli spazi naturali, arriva a Salerno per un sopralluogo della zona...
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Ma allo stato, tra procedimenti giudiziari, assenze e penuria di fondi, la linea che dal cavalcavia di Mercatello conduce all’oasi deluxe di Agostino Gallozzi, si presenta lontanissima dall’idea di croisette e drammaticamente più vicina a quella di una qualsiasi periferia, dove tra ammassi di rifiuti spuntano torri di cemento con vista mare che di quel sogno di riqualificazione dovrebbero rappresentare la cifra stilistica del contemporaneo e quella urbanistica-sociologica degli insediamenti urbani. «Ci vuole molta, molta fantasia a immaginarsi cosa potrà diventare - racconta Rosario Palma, titolare di un’attività commerciale a Mercatello - Non sono tra quelli contrari alla cementificazione. Ben venga, se contestualmente si accompagna ai servizi e a una rinascita delle aree depresse. Allo stato però, queste costruzioni mi sembrano giganti in un deserto di incuria». L’asfalto rattoppato parte dal lungomare Marconi e accompagna i viaggiatori fin dopo il parco Arbostella, dove la cartellonistica annuncia le nuove costruzioni affidate al gruppo Milara, battezzate Torre Mare. Qualcuno spia quello che di qui a breve dovrà trasformarsi in cantiere, lasciandosi alle spalle, a una manciata di metri, la nuova costruzione che svetta sul cavalcavia. Procedendo su via Allende, tra uffici regionali e lidi delle forze dell’ordine, si arriva al Marina d’Arechi, su cui affacciano i tre palazzi gialli della cooperativa dei carabinieri, tre edifici privati ed un quarto in costruzione, tutti pensati in verticale, con piani che si sommano a piani. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino