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Ovazione per Alessia Cucci e Maria Francesca Farina. Con i loro testi vincono il Premio Fabula 2022, la XII edizione del Festival della scrittura dei ragazzi, realizzato con il patrocinio di Rai Campania, il Comitato Paralimpico Italiano e il Comune di Bellizzi. Alessia ha 10 anni, Maria Francesca 14 e sono entrambe di Bellizzi. La più piccola ha scritto «Il bruco e il cambiamento», un testo che, pur rispettando la struttura della favola, sottolinea l’importanza dell’evoluzione, tipica dell’età adolescenziale.
«Il cambiamento può spaventare, ma è imprescindibile per una buona crescita», si legge nella motivazione. Maria Francesca, poco più grande invece, sale sul podio con «L’usignolo e i gabbiani», una storia e una struttura che valorizza l’importanza dell’unicità di ciascuno e suggerisce, nella morale, di evitare facili pregiudizi.
Per questo, a giorni con un social contest decideremo già gli ospiti della prossima edizione», anticipa l’ideatore Andrea Volpe. Grande applauso a tutta la squadra: Giovanni, Federica, Luigi, Francesca, Claudia, Claudia, Katia, Mariarita, Cristiano, Cosimo, Anthony, Enrico, Michele, Aurelio, Maria Lucia, Annarita, Erminia, Filomena, Federica, Concita, Marco e Alessandro, Francesco e Valerio, Antonio e tutti i tecnici audio, video, Adele, Angela, Lucia e Mattia, il Comando Polizia Municipale e la Protezione Civile. Ieri l’ultimo ospite, Rocco Papaleo. L’attore è rimasto letteralmente strabiliato dal calore e l’attenzione riservatagli dai ragazzi del Premio Fabula, che gli hanno rivolto mille domande. «Domande bellissime, intelligenti, che nessuno mi aveva mai fatto. Grazie per l’invito e complimenti per questa bellissima iniziativa.
Per noi grandi (di età) incontrare i piccoli è sempre un momento di arricchimento del cuore», ha detto. Più tardi in Piazza del Popolo la consegna del premio. «Se fossi stato campano avrei avuto molta meno attenzione, mi sarei confuso tra i tanti talenti che avete. Invece sono il primo lucano a venire alla ribalta. In Basilicata sono una specie di eroe, ma la verità è che sono io ad essere grato. Grato alla mia terra che mi ha dato questa originalità», ha concluso prima di alzare al cielo il castelletto.
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