Sono iniziati ieri mattina, i test sierologici gratuiti per gli iscritti all'Ordine degli avvocati di Salerno. Ieri, presso la clinica mobile lungo viale Unità...
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Il progetto «ripartiamo in sicurezza, ripartiamo davvero», per lo screening finalizzato alla prevenzione da Covid 19, è stato finanziato dalla Cassa forense e a Salerno il Coa è riuscito a prevedere nel progetto anche l'acquisto di sette termoscanner che saranno donati agli uffici giudiziari cittadini: dalla sede dove sono il Tar e la procura e tribunale minorenni alla cittadella giudiziaria con Procura, Tribunale e Corte d'appello e al vecchio palazzo di giustizia con i giudici di pace ed Unep. In linea di massima, questa dovrebbe essere la dislocazione dello strumento per la misurazione della temperatura: obiettivo del Coa è non lasciare sguarnito, per quanto possibile, nessuno degli uffici giudiziari anche se in sede di commissione ci sarà la quadratura definitiva. Un progetto, per una ripartenza il più sicura possibile, voluto fortemente dal Coa e dal suo presidente, Silverio Sica, che ha demandato tre consiglieri (gli avvocati Giovanni Allegro, Alberto Toriello e Stefania Vecchio) a seguire l'intera procedura del bando predisposto dalla Cassa i cui delegati salernitani sono gli avvocati Enzo Nocilla e Marisa Annunziata, ringraziati pubblicamente dal presidente Sica molto soddisfatto del successo dell'iniziativa. Il personale del presidio ospedaliero di Eboli, per l'intera settimana presso il laboratorio mobile e nelle settimane a seguire presso i laboratori dell'Asl di via Nizza a Salerno, effettueranno il prelievo venoso agli avvocati che ne faranno richiesta e il test richiesto dal Coa di Salerno che prevede la doppia mappatura: positività al Covid 19 e presenza di anticorpi nell'organismo per chi, in quest'ultimo caso, ha contratto il virus ed è rimasto asintomatico guarendo senza aver bisogno di cure mediche.
I TEMPI
I primi risultati del test si avranno non prima di 72 ore e ogni avvocato che si è sottoposto allo screening avrà il risultato dell'esame: se qualcuno dei professionisti (il cui nominativo rimarrà anonimo) risulterà positivo sarà sottoposto a tampone che dà la certezza della positività al Covid 19, ma nel frattempo l'Asl di competenza prende in carico l'intera procedura con l'immediato isolamento di chi potrebbe essere contagiato e quindi trasmettere il virus.
LE REGOLE
Insomma, con la ripresa dell'attività giudiziaria, nonostante ancora contingentata da regole per evitare il ritorno di una pandemia, il Coa di Salerno ha pensato di dare risposte concrete alla richiesta di sicurezza proveniente dagli iscritti ma anche dal personale giudiziario. Del resto già in tre occasioni gli uffici giudiziari salernitani sono stati sottoposti a chiusura per la positività di dipendenti: giorni fa è toccato alla cancelleria esecuzione penale della procura, due mesi fa agli uffici Unep e in piena pandemia si è anche pianto per la scomparsa di un dipendente che aveva contratto il Covid 19.
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Il Mattino