San Matteo, inchini ai boss assassinati: venti indagati a Salerno, ecco i nomi

San Matteo, inchini ai boss assassinati: venti indagati a Salerno, ecco i nomi
Salerno come Oppido Mamertina il comune in provincia di Reggio Calabria dove, a luglio scorso, la processione della Madonna delle Grazie è passata sostando brevemente sotto la...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Salerno come Oppido Mamertina il comune in provincia di Reggio Calabria dove, a luglio scorso, la processione della Madonna delle Grazie è passata sostando brevemente sotto la casa del boss Giuseppe Mazzagatti.


Per la procura di Salerno alcuni dei venti indagati, per turbativa di funzione religiosa e vilipendio di un ministro del culto in occasione della processione di San Matteo dello scorso 21 settembre, avrebbero fatto fare giravolte alle statue dei santi in alcuni punti della città dove sono avvenuti anche omicidi di camorra.





Nel provvedimento di conclusione delle indagini preliminari a carico di Consolato Esposito, Raffaele Amoroso, Domenico Alfieri, Riccardo De Angelis, Giovanni Di Landri, Gianluca Mutarelli, Mariarosaria D’Agostino, Veronica D’Agostino, Antonio Simone, Palmerino Oliva, Cristina Tortorella, Rossella Pullo, Mario Ferrara, Antonio Amati, Gianluca Vitale, Mario Barra, Guglielmo Pagano, Gerardo De Simone, sono descritti tre precisi episodi: le giravolte della statua di San Matteo in piazza Portanova dove nel bar Chiancone fu ucciso Berardino Grimaldi; sul Lungomare di Salerno, nei pressi del chiosco, dove fu ammazzato il fratello Lucio Grimaldi; all’altezza di via Velia, la strada che porta a piazza Portarotese dove in un circoletto di via Vernieri fu ucciso Lucio Esposito. Ovviamente ci sono singole posizioni da valutare. Nell'elenco dei nomi figurano persone, come Mario Ferrara e altri, che sono accusate solo di aver urlato frasi ritenute offensive come «Via, via, buu...vergogna, avete rovinato la processione».









Leggi l'articolo completo su
Il Mattino