Hanno circuito un’anziana signora per intascare l’eredità. La vicenda del testamento falsificato della signora di Maiori finirà in un’aula di...
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Nei guai finiscono il medico Maurizio Coppola, il notaio Emilia D’Antonio e due persone, dipendenti del notaio, che avrebbero testimoniato il falso, Rosa Ferraioli e Raffaele Mauri. A denunciarli, i parenti della signora tramite il loro legale di fiducia, l’avvocato Enzo Rispoli, esclusi da quello che, per il giudice dell’udienza preliminare, è risultato essere un falso testamento. Secondo l’accusa il medico si sarebbe impossessato dei due immobili approfittando dello stato di infermità psichica dell’anziana, successivamente deceduta e all’epoca dei fatti incapace di intendere e di volere. All’indagato era stato richiesto dai parenti della donna di assistere la loro congiunta che, non avendo figli, viveva da sola. Il medico - secondo gli inquirenti - avvalendosi della complicità di altri soggetti, tra i quali il notaio di Angri, era riuscito a farsi nominare dalla donna erede universale estromettendo dall’asse ereditario tutti gli eredi legittimi. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino