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Il «giro d’affari», messo in piedi da alcuni professionisti salernitani, relativamente a delle truffe assicurative porta alla condanna anche in secondo grado dell’ex consigliere comunale, Antonio Pierro. I giudici della Corte di appello di Salerno, nella sentenza emessa ieri pomeriggio, hanno confermato le condanne di primo grado sia per Antonio Pierro, a 4 anni, che per Consiglio Naddeo a 3 anni, Maria Cristina Potente a 2 anni e Simona Di Meo ad 1 anno (per queste ultime due c’è la sospensione della pena), difesi dagli avvocati Lucio Basco, Cecchino Cacciatore ed Alfonso Botta. Per Eleonora Landi (difesa dall’avvocato Enrico Tedesco) i giudici d’appello hanno disposto il non doversi procedere per intervenuta prescrizione.
LE ACCUSE
Secondo le accuse, gli imputati truffarono il Comune di Salerno e l’assicurazione che lo garantiva, con falsi incidenti stradali e rovinose cadute in strada dei pedoni: ad essere ritenuto il promotore dell’organizzazione delle truffe, proprio l’ex consigliere comunale che, insieme ai suoi colleghi di studio Naddeo e Potente, aveva messo in piedi il giro truffaldino sfruttando la scarsa manutenzione delle strade cittadine.
Il Mattino