OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Sono solo due giorni a dividere le ricorrenze di san Gennaro e san Matteo. E poco più di 50 chilometri separano le due città di cui sono i patroni. Eppure, nell’anno in cui il Covid fa slittare le amministrative a ottobre, Napoli e Salerno, entrambe chiamate a rinnovare i rispettivi consigli comunali di qui a due settimane, interpretano in maniera diversa le celebrazioni dei due santi. Se l’arcivescovo della città di Partenope, Domenico Battaglia, tiene fuori la politica (con l’eccezione per i vertici delle istituzioni civili), quello della città di Arechi, Andrea Bellandi, pur limitandosi a invitare l’amministrazione e il consiglio comunale uscenti, sceglie la piazza simbolo dell’operato di Vincenzo De Luca in città e, per di più, a poche ore da un’inaugurazione attesa da oltre un decennio. Alimentando, così, le polemiche già accese da un taglio del nastro a ridosso del voto.
IL PONTIFICALE
Nella piazza progettata dall’architetto spagnolo Ricardo Bofill insieme al Crescent, si dà spazio agli ultimi ritocchi. E contestualmente si lavora all’allestimento che ospiterà il Pontificale previsto per le 18 di domani, presieduto dal segretario di Stato Vaticano, il cardinale Pietro Parolin. Una presenza d’eccezione nel giorno del patrono della città che, unita all’impossibilità dello svolgimento della tradizionale processione a causa dell’emergenza sanitaria, ha spostato le celebrazioni fuori dal duomo. 2000 i posti a sedere previsti, dei quali circa 400 quelli riservati a sacerdoti, portatori e istituzioni. Gli inviti, infatti, sono stati recapitati oltre che all’amministrazione e al consiglio comunale di Salerno, a tutti i sindaci dei 40 Comuni della diocesi (38 in provincia di Salerno e due di Avellino) nonché al presidente della Provincia di Salerno. I restanti 1600 posti sono liberi: ciascuno può accedervi fino al loro esaurimento. Dunque, anche i candidati a sindaco o a consigliere privi di invito. A far storcere il naso ai competitor del sindaco uscente Enzo Napoli non è la celebrazione del Pontificale all’aperto. È, piuttosto, la scelta ricaduta, a ridosso delle elezioni, su piazza della Libertà, l’opera prediletta dell’ex sindaco di Salerno (o, come egli stesso si definì, «sindaco eterno»). Tanto più che la piazza sarà inaugurata appena ventiquattr’ore prima.
L’«INCHINO»
«I santi non si inchinino a nessuno.
Il Mattino