Abusi dal nonno, bimbo sotto choc: la violenza scoperta dalle maestre

Abusi dal nonno, bimbo sotto choc: la violenza scoperta dalle maestre
Frequentava solo la prima elementare quando le maestre si accorsero dei suoi comportamenti anomali e, diversi, da quelli di un normale alunno di sei anni. Con i suoi compagni di...

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Frequentava solo la prima elementare quando le maestre si accorsero dei suoi comportamenti anomali e, diversi, da quelli di un normale alunno di sei anni. Con i suoi compagni di classe era violento, aggressivo e manifestava chiari atteggiamenti sessuali. Sono state proprio le insegnanti del piccolo, a segnalare ai genitori, da poco separatisi, la natura problematica del bambino, il suo attaccamento smodato alla madre, il suo costante timore di essere abbandonato e la sua eccessiva sessualizzazione, atipica per un bambino di quell’età, cogliendo i chiari segnali di un abuso. L’ennesima storia di infanzia violata, venuta a galla all’interno di una scuola elementare della zona orientale della città, potrebbe approdare presto in un’aula di tribunale. Il gip Piero Indinnimeo, ha respinto la richiesta di archiviazione avanzata dal sostituto procuratore Federico Nesso rintracciando nella vicenda «elementi che consentono di sostenere pienamente l’accusa in dibattimento».


È così scattata l’imputazione coatta a carico del nonno paterno del bambino, a carico del quale è stata formulata l’ipotesi di reato di atti sessuali con minorenne. Il fascicolo è stato restituito al pm che ha dieci giorni di tempo per redigere il capo di imputazione sulla base di quanto sostenuto dal gip. La vicenda ha inizio due anni fa quando il bambino, che all’epoca aveva solo 6 anni, cominciò a dare sfogo a drammatici atti di autolesionismo. I genitori, allertati subito dalle maestre che riferivano anche di insoliti tentativi del minore di simulare in classe atti sessuali, solo nel maggio dello scorso anno, si rivolsero ad una struttura di sostegno presso la quale il minore intraprese un percorso psicologico. Fu proprio la dottoressa del centro a convincere i genitori a sporgere denuncia in Procura sostenendo che il bambino, rappresentato nell’intero procedimento dall’avvocato Carla Maresca, era sicuramente vittima di abusi sessuali. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino