NOCERA INFERIORE - Messaggi dal contenuto erotico, inviati in maniera insistente e per più giorni, a due sue allieve di 11 anni. Per il reato di violenza sessuale (mai...
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L’indagine era partita dopo la denuncia sporta dalla madre di una delle due vittime, rappresentante nel processo dai legali Silvio Calabrese e Gerardo Ferrara. Mamma e figlia si erano confidate, condividendo assieme la lettura di quei messaggi. Toccò poi ai carabinieri acquisirne circa un centinaio: parole che le due avevano scambiato con il loro maestro, tra sms e whatsapp. I fatti risalgono all’estate 2016, precisamente dal 10 al 26 luglio. Nella fase investigativa sia procura che gip concordarono su di «un’intensa e sistematica attività di subdola persuasione e di pressione psicologica» che l’indagato avrebbe esercitato verso le due minori. In dibattimento sono giunte poi, durante le varie udienze, le conferme. Mai nessuna violenza fisica, ma approcci spinti ed espliciti. La prima ragazzina riferì anche di aver avuto la percezione che l’uomo avesse tentato di baciarla, dandole il classico bacio da guancia a guancia. La seconda, invece, negò qualsiasi approccio fisico, confermando però l’invio di messaggi contenenti riferimenti di tipo sessuale. In alcuni di questi, il 62enne avrebbe minacciato di uccidersi se le allieve non lo avessero preso in considerazione. O di nutrire gelosia verso un’amicizia tra una delle due vittime ed un ragazzino. Questi furono alcuni degli estratti intercettati dai carabinieri della tenenza di Pagani. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino