Dal medico con il Dna e la cartella clinica sul cellulare: prossimo passo, la simulazione delle terapie

Dal medico con il Dna e la cartella clinica sul cellulare: prossimo passo, la simulazione delle terapie
Andare dal medico portando il proprio Dna sul cellulare. A questo punta una nuova ricerca sulla compressione dei dati genomici del Gruppo Mpeg, noto per aver creato standard (Mp3,...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Andare dal medico portando il proprio Dna sul cellulare. A questo punta una nuova ricerca sulla compressione dei dati genomici del Gruppo Mpeg, noto per aver creato standard (Mp3, Mpeg-2, Mpeg-4, Dash) di riduzione delle dimensioni di file video per facilitarne la trasmissione.


Lo ha spiegato Leonardo Chiariglione, fondatore del gruppo internazionale di esperti, durante un incontro organizzato dalla rete Digitalians nella sede della Regione Piemonte a Bruxelles. «Il modello che ho in mente è avere il mio sequenziamento del Dna direttamente sul telefonino, così se mi succede qualcosa in qualsiasi parte del mondo il dottore può controllare i miei dati dal telefono» ha affermato Chiariglione.

L'idea proviene dalla startup svizzera GenomSys, che basandosi sul nuovo standard ISO MPEG-G ha cercato di sviluppare un software per rendere l'analisi del Dna facilmente accessibile, partendo proprio dal modello di compressione dei media digitali. Nello scambio di dati si sta impegnando anche la Commissione Ue. «L'idea è di codificare anche i dati medici che il viaggiatore potrà portare con sé con una propria cartella digitale» ha spiegato Roberto Viola, direttore generale della DG Connect. «Il prossimo passo sarà permettere la simulazione delle terapie mediche sul nostro gemello digitale, la sequenza di Dna» ha detto. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino