Covid, Oms: 10 priorità per aiutare una ripresa sanitaria e verde

Covid, Oms: 10 priorità per aiutare una ripresa sanitaria e verde
Sono 10, secondo l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), le priorità per sostenere la ripresa verde e sanitaria post- Covid, indicate dalin un...

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Sono 10, secondo l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), le priorità per sostenere la ripresa verde e sanitaria post- Covid, indicate dalin un rapporto e in una lettera aperta, siglata da oltre 300 organizzazioni che rappresentano 45 milioni di medici e operatori sanitari nel mondo, per chiedere ai governi ora impegnati nella Cop26 (Conferenza Onu sul cambiamento climatico) di agire per limitare la crescita della temperatura a 1,5 gradi.

«La pandemia ha mostrato quando siano delicati i legami tra esseri umani, animali e ambiente - commenta il direttore generale dell'Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus - Le stesse scelte insostenibili che stanno uccidendo il pianeta, stanno uccidendo anche le persone. L'Oms chiede a tutti i paesi di impegnarsi a limitare il riscaldamento globale a 1,5°, non solo perché è la cosa giusta da fare ma perché è anche nel nostro interesse».

A tal fine l'Oms indica le 10 priorità per proteggere la salute delle persone e del pianeta. L'aumento degli eventi climatici estremi uccide migliaia di persone e minaccia i sistemi sanitari, la sicurezza alimentare e la produzione di cibo. «I combustibili fossili ci stanno uccidendo, causando ogni anno 7 milioni di morti premature, 13 al minuto. Il cambiamento climatico è la singola minaccia di salute più grande che sta fronteggiando l'umanità. Nessuno è al sicuro dal suo impatto sanitario, che però è molto più pesante sulle persone vulnerabili e svantaggiate», continua.

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Solo quest'anno i maggiori disastri sono avvenuti in Cina, India, Pakistan, Vietnam, Canada, Germania e Belgio. Ridurre l'inquinamento dell'aria ai livelli indicati dall'Oms potrebbe far calare dell'80% le morti globali per inquinamento, così come passare ad una dieta più nutritiva a base di piante e potrebbe ridurre le emissioni inquinanti, evitando fino a 5,1 milioni di morti legate all'alimentazione entro il 2050. Inoltre i cambiamenti climatici stanno causando un aumento delle malattie veicolate da cibo, insetti e acqua. «Chiediamo ai capi di governo - conclude la lettera - di evitare l'imminente catastrofe sanitaria limitando il riscaldamento a 1,5° e mettendo al centro salute umana ed equità». 

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Il Mattino