«A figlia d''o marenaro» conquista la Germania: donna Assunta si racconta sulle reti televisive tedesche

«A figlia d''o marenaro» conquista la Germania: donna Assunta si racconta sulle reti televisive tedesche
Assunta Pacifico, in arte «A figlia d''o marenaro», sbarca in Germania, dove, per la prima volta sul canale Das Erste, si racconta Napoli e la zuppa di cozze...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Assunta Pacifico, in arte «A figlia d''o marenaro», sbarca in Germania, dove, per la prima volta sul canale Das Erste, si racconta Napoli e la zuppa di cozze della Pacifico, arricchita da tanti piccoli segreti, come 'o russ, l'olio piccante che produce e usa in cucina, la cui ricetta segreta non è stata svelata nemmeno ai suoi tre figli. 

La sua cucina ed il suo modo di relazionarsi ai clienti, ha attirato l'attenzione della tv pubblica tedesca, la quale ha voluto raccontare la storia di Napoli e della cucina dell'imprenditrice partenopea, la quale iniziò a lavorare a soli 7 anni al chiosco dei suoi genitori a Porta Capuana.

Da allora, non si è mai fermata. E da street food - come si usa dire oggi - è diventato un piatto cult della tradizione napoletana proprio grazie a lei. 

«Sono stata emozionata quando ho ricevuto la chiamata - ammette Assunta Pacifico -. Chi mi conosce sa che mi piace mantenere il contatto con i miei clienti attraverso i social ma raccontarsi in tv è diverso. All'inizio mi imbarazzava, anche perchè senti la responsabilità di dover trasmettere il bello e buono della tua città, della tua cultura e della tua cucina solo con le parole. E non è mica facile voler raccontare Napoli solo con le parole!»

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino