Dieci chili di pasta di Gragnano al Carbonara Day al Chiaia 260

Dieci chili di pasta di Gragnano al Carbonara Day al Chiaia 260
Dieci chilogrammi di pasta di Gragnano tirata al bronzo, centocinquanta uova provenienti dagli allevamenti del territorio e guanciale di Agerola. La carbonara da record,...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Dieci chilogrammi di pasta di Gragnano tirata al bronzo, centocinquanta uova provenienti dagli allevamenti del territorio e guanciale di Agerola. La carbonara da record, realizzata con prodotti Made in Campania, sarà preparata domani sabato 6 aprile a Napoli, presso il ristorante ‘Chiaia 260’ in via Chaia 260. L’evento, organizzato per il Carbonara Day, si terrà alle ore 12,00. Saranno presenti il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli, lo speaker radiofonico di Radio Marte Gianni Simioli e il proprietario del Caffè Gambrinus Massimiliano Rosati. Turisti e napoletani potranno gustare un assaggio di 30 grammi di carbonara o uno spicchio di pizza alla carbonara. Il Carbonara Day è stato creato per omaggiare uno dei piatti più famosi della cucina italiana. Nonostante si tratti di una pietanza tipica della tradizione romana è amato e consumato anche in Campania e nelle altre regioni. L’iniziativa del ‘Chiaia 260’ è rivolta a dare risalto alla ricetta originale romana ma con l’uso di prodotti provenienti dal territorio. Un modo per rimarcare l’importanza di preparare la carbonara secondo il procedimento ‘storico’ e senza ingredienti alternativi. Troppo spesso, infatti, appaiono su internet dei tutorial realizzati all’estero che spiegano come prepararla, senza rispettare la ricetta originale. L’evento disabato servirà a sottolineare il concetto alla base della carbonara: “Ci va il guanciale”.
Leggi l'articolo completo su
Il Mattino